L'uomo guarda la realtà attraverso il prisma della propria fantasia, del proprio immaginario, dell'immagine di se stesso, delle proprie motivazioni, della fiducia o sfiducia nelle proprie risorse.
Tutto ciò può anche essere identificato come lo spazio potenziale, cioè lo spazio che l'individuo percepisce come la somma delle risorse interne e delle condizioni ambientali utili per esprimersi ed agire nel mondo in senso trasformativo, autoemancipativo e/o regressivo.
Tale spazio per alcune persone è molto ampio, per altre è stabilmente molto ridotto; a renderlo ampio o angusto concorrono una grande varietà di fattori ambientali e soggettivi;
quanto più tale spazio è angusto tanto maggiore sarà la rabbia, il rancore, la smania di riappropriarsi di ciò che manca, di eliminare le cose e le persone che sembrano chiudere questo spazio.
E' in relazione a tale spazio che l'individuo impara a formulare le proprie domande; è in relazione a tale spazio che si impara ad individuare i propri desideri e ad affermare la propria volontà; è ancora in relazione a tale spazio che l'individuo impara a leggere e a interpretare le regole che disegnano il campo del vivere sociale e i codici grazie ai quali elaborare le proprie domande.
Il comportamento deviante significa, ricorda, rappresenta qualcosa che ci appartiene: relazioni, conflitti, ombre. Occorre che questi significati vengano raccolti, interpretati ed elaborati.
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Occorre tuffarsi nei reati più incomprensibili per imparare a formulare le domande che poi pianteremo come cunei fra i reati apparentemente comprensibili.
E' facile illudersi di comprendere il senso di furti e rapine, visto che entrambi questi reati sembrano portare a chi li commette vantaggi economici; molto meno facile è comprendere il senso di chi danneggia il prossimo senza ricavarne altro profitto che non sia quello di appagare la propria volontà di abusarne. Ma volontà di chi? E quale abuso?
Il gesto deviante corrisponde ad una domanda male assemblata rivolta ad un interlocutore dall'identità confusa.
Vogliamo provare a verificare la ragionevolezza di quest'affermazione?
Parliamo allora della pedofilia, dell'esibizionismo, dell'omicidio commesso durante un raptus.