Milano, 12/11/2001

Dalla redazione di www.trasgressione.net

Ai collaboratori, agli amici, ai detenuti, ai visitatori interessati
agli studenti del corso sulla devianza dell'anno scorso e di quest'anno.


Il senso del presente documento

Affidiamo a queste pagine il compito di raccogliere osservazioni critiche e suggerimenti per migliorare, definire, indirizzare


Il documento si compone di diverse sezioni, ciascuna suscettibile di ampliamento; altre saranno aggiunte in relazione ai contributi che verranno.

Chi lo desidera può indirizzare le proprie osservazioni e proposte alla redazione, che si occuperà dell'aggiornamento del file, integrandovi i nuovi contributi.

www.trasgressione.net


La Sfida

Attualmente, si sta lavorando a:

 

La ricerca

Con la ricerca sulla sfida si intende esplorare la vasta gamma di emozioni, di fantasie e di motivazioni che nell'immaginario comune sono legati all'idea della sfida.

Il tema della sfida riguarda l'umanità; non esiste persona che non viva, almeno in qualche momento della vita, una sua sfida personale, ma tutti sanno che l'adolescenza è una fase della vita in cui la sfida è particolarmente presente e può esprimersi nei modi più diversi, compresi quelli gravidi di conseguenze negative.


La ricerca si prefigge di raggiungere un campione diversificato e rappresentativo della popolazione italiana e di intervistarlo sui punti che sono stati individuati in seguito alla collaborazione fra la redazione di trasgressione.net, il "Gruppo della trasgressione" che opera a San Vittore e il Mesomark, istituto di ricerche di mercato con sede a Roma e a Milano, www.mesomark.it.


Con approssimazioni successive all'obiettivo, è stata costruita una traccia di intervista che consentirà ai diversi intervistatori (studenti e detenuti) di procedere con sufficiente omogeneità quando porgeranno le domande alle persone da intervistare.

I dati che raccoglieremo ci offriranno una panoramica di cosa è la sfida per adolescenti e adulti, maschi e femmine, liberi cittadini e detenuti. Le interviste ai detenuti adulti (maschi e femmine) verranno effettuate da esponenti del "gruppo della trasgressione"; quelle ai detenuti adolescenti del Beccaria, dalle redattrici di trasgressione.net: Dott.ssa Monica Raganato e Dott.ssa Marina Varisco; le interviste ai comuni cittadini saranno fatte da ricercatori dell'istituto Mesomark e dagli studenti che vorranno collaborare alla ricerca, dopo un breve training.

I risultati della ricerca verranno pubblicati in un volume che, in prospettiva, dovrebbe ispirare progetti di intervento nelle aree e negli ambiti dove più frequentemente si manifestano i primi comportamenti devianti.


Il Film

L'idea del film nasce in risposta al desiderio di costruire un documento collettivo capace di rappresentare e di comunicare all'esterno del carcere i risultati degli incontri sulla sfida.

Molti membri del gruppo della trasgressione hanno un gran desiderio di utilizzare le attuali riflessioni in carcere per comunicare ai giovani avviati verso un percorso deviante (loro potenziali, ma indesiderati eredi) come molti detenuti adulti vedono oggi i loro trascorsi, i loro fallimenti, le loro aspirazioni.

All'interno del gruppo, tuttavia, molte persone osservano che se anche si ottenesse l'autorizzazione dalle autorità competenti (la magistratura di sorveglianza, la direzione di San Vittore e del Beccaria), la loro comunicazione correrebbe il grosso rischio di essere fraintesa o forse avvertita dagli adolescenti del carcere minorile come inattendibile. Impietosamente e ironicamente molti di loro si indicano a vicenda "da qual pulpito viene la predica…".

Emilia Patruno, lancia l'idea che ciò che si vuol comunicare può essere affidato a un film, un film sulla sfida, il tema di cui il gruppo si sta occupando e per il quale ha in progetto una ricerca.

L'idea viene immediatamente riconosciuta splendida da tutti.

Tutti sanno che San Vittore ospita ancora due dei tre registi che hanno realizzato "Campo corto": Marcelo Nieto e Santino Stefanini e si intuisce che non sarà difficile coinvolgere nell'impresa il regista Sergio Attardo, che a "Campo corto" aveva attivamente collaborato, producendosi in un rush finale di numerose notti alle attrezzature di montaggio, per portare il film in tempo utile al festival di Courmayeur.

Si indice rapidamente una raccolta delle idee che fino ad oggi sono state messe insieme; si decide di bandire un concorso fra le mura di San Vittore e di chiedere a quegli studenti che volessero collaborare un loro contributo.

E così, già da qualche settimana si è in fermento nella prospettiva di individuare un soggetto, elaborare una sceneggiatura, iniziare le riprese.

Anche stavolta, al lettore la scelta di raccogliere la sfida o, semplicemente, l'invito a collaborare.