Io sono Thanatos

Granit Gjermeni

28-05-2010  

Io sono Tanato, la morte, la destinazione di quel bellissimo viaggio che si chiama vita e che ogni essere umano ha l’occasione di incontrare solo una volta.

Per voi io sono un mistero ma anche una certezza. Voi mi giudicate come la cosa più brutta che può succedere a una persona, ma non è così, perché io sono l’essenza della vita.

La mia esistenza è una realtà e la fine è inevitabile, io sono il motivo per il quale dovete vivere la vita come meglio credete e fare in modo che quando arrivi il momento del nostro incontro non dobbiate avere dei rimpianti; per riuscirci dovete solo avere il coraggio di seguire il vostro cuore.

Ma voi, voi non ne avete il coraggio, vi nascondete dietro le vostre paure, cercate scuse, trovate giustificazioni e accusate me, come se fossi io il nemico che impedisce la vostra crescita.

Vi piace credere che se io non ci fossi e se la paura di morire non esistesse, potreste condurre meglio la vostra vita. Vi illudete di essere migliori di ciò che siete, ma la verità è che siete voi, con le vostre azioni e con le vostre guerre a chiamare e volere la morte; uccidete i vostri simili, uomini, donne, bambini; avete rotto gli equilibri della vita e deviato il percorso della morte, che dovrebbe essere una cosa naturale, una liberazione per chi soffre o la meta di chi ha vissuto la sua vita.

Ora io sono qui davanti a un bicchiere di vino, ti confido la mia debolezza e bevo, bevo perché credo che non tutto ciò che faccio è giusto, perché anche io ho una coscienza e troppe volte ho portato la morte a persone per le quali sarebbe stato meglio rimandarne l'ora.

Ma ho dovuto prenderle lo stesso, perché è quello che io faccio, la morte! A volte questo è troppo anche per me e il vino è l’unico mezzo dove posso affogare per non ascoltare la mia coscienza, sfogare la mia rabbia e trovare il coraggio di fare il mio compito: portarti via con me.