Un buco nero | |
Marta Sala | 09-03-2006 |
Senso di tradimento da parte di chi era visto come punto di riferimento; sotterfugi e cose fatte di nascosto che allontanano dalla relazione. Così l’immagine della persona in carne ed ossa, che non dà e a cui non si chiedono spiegazioni, pian piano si allontana e, dissolvendosi, lascia spazio a un fantasma su cui confluiscono tutta la rabbia e la delusione mai espresse. L’alleanza con quel fantasma porta alla costruzione di una cornice attraverso cui guardare future relazioni, escludendo tutte quelle che potenzialmente potrebbero disconfermare la solidità della cornice stessa.
L’ostilità verso quel fantasma alimenta una sete di vendetta e la compulsione a sfidarlo. Inseguendo il fantasma, si iniziano a sfidare i limiti, la gravità, i professori, la legge, il destino, la sorte. Le sconfitte confermano la legittimità della sfida intrapresa, la giustezza delle proprie convinzioni e la malvagità altrui. Le vittorie non soddisfano comunque la sete di rivincita. Ogni piccola vittoria dà un senso di temporaneo appagamento che, però, viene subito inghiottito dal buco nero del rancore.
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