IL FARO - Note sulla riunione del 26-09-2003 |
Oggi al gruppo sono stati ripresi i concetti, emersi durante gli incontri precedenti, di “quadrato”, come metafora della condizione da cui si parte per interagire con se stessi e la realtà esterna e di “adrenalina”, come sensazione di eccitazione e spinta ad agire. Poi abbiamo cercato di riassumere cosa rappresentano, per noi, il quadrato e l’adrenalina:
Ci siamo interrogati allora sul rapporto fra la sensazione di oppressione e la ricerca di eccitazione; fra l'insofferenza, la rabbia, la depressione che a volte si provano in risposta ai propri limiti e la ricerca di esperienze forti, quelle esperienze che danno la sensazione della sfida temeraria, del pericolo, dello sconfinamento.
Ognuno può sentirsi più o meno chiuso dentro un recinto, avvertire il bisogno di superarlo o cercare la sensazione di riuscirci; i confini possono risultare soggettivamente più o meno confortevoli: ora stretti e soffocanti, ora adatti per coltivare i propri obiettivi.
Sui confini si può agire in modo differente:
Sembra utile distinguere pertanto: la “ricerca del piacere” dalla “esperienza del piacere”, la “ricerca della sensazione forte” dalla “esperienza molto forte e coinvolgente”. In altre parole, sembra ragionevole distinguere la ricerca della “sensazione forte” dalle sensazioni, a volte anche molto intense e coinvolgenti, che si provano mentre ci si sta dedicando a qualcosa che si sente importante. E' esperienza comune che
Le domande restano aperte; questo è il percorso che abbiamo seguito oggi. Nei prossimi incontri ciascuno di noi può individuare in quali esperienze personali riconosce ciò che abbiamo cercato di riassumere.