Un progetto da coltivare |
Genti Arben, Angelo Aparo | 19-09-2009 |
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Negli ultimi incontri il gruppo ha richiamato l’attenzione sulle condizioni necessarie per evolversi e sull’importanza di un progetto. Un uomo senza progetto non produce nulla e non lascia nulla. In passato ho avuto dei progetti, ma volevo realizzarli in fretta e senza fatica, e così mi sono trovato in carcere. Oggi il mio progetto è acquisire le conoscenze e l’equilibrio per affrontare le difficoltà che incontrerò, senza lasciarmi lusingare da quelle strade che sembrano più facili, ma che portano in discesa giù verso un pozzo buio. Un progetto valido è quello che ci permette di verificare la strada che stiamo facendo, di misurare se ci stiamo allontanando o avvicinando all’obiettivo, di valutare la qualità delle scelte che andiamo facendo e il nostro grado di libertà mentre le facciamo. Tante volte abbiamo la sensazione di non poter fare altro. In realtà noi siamo liberi di scegliere, ma fino ad ora abbiamo scelto di non essere liberi. Abbiamo fatto delle scelte sbagliate che hanno ridotto la nostra libertà di scegliere. Occorre fare attenzione ed evitare scelte che ci portano a perdere la fiducia in noi stessi. E’ importante avere un buon metro per misurare la qualità dei nostri risultati senza confonderci. La nostra libertà non è quella di ottenere l’obiettivo o lasciarlo andare, ma di avvicinarci o allontanarci da quello che abbiamo detto e concordato con noi stessi e con gli altri. Per coltivare il nostro progetto dobbiamo ricordare l’obiettivo, ma se vogliamo mantenere la rotta dobbiamo soprattutto concentrarci sul passo che stiamo per compiere.
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