In un mondo dove 900 milioni di affamati, ogni 20 secondi guardano impotenti morire uno dei loro bambini, la morte violenta di più di 2000 bambini e adolescenti nel Brasile, rischia di passare inosservata. Tanti sono os meninos da rua "giustiziati" nello ultimo anno a Rio e a Sao Paolo, le sue città più importanti.
Questi crimini, commessi dagli squadroni della morte e altre forze paramilitari, non sono avvenuti dove manca il capitalismo e il progresso (le campagne sono vuote), ma dove gli stessi abbondano.
Dove il codice penale non prevede la pena di morte essa viene applicata quotidianamente in difesa del diritto alla proprietà. L'ingiustizia sociale e il disprezzo per la vita si moltiplicano con la crescita selvaggia dell'economia. I media da parte loro, fabbricando opinioni, fanno di solito l'apologia del crimine. La violenza della strada è il seguito di quella della TV, Questa esibisce lo spreco della festa consumistica, insegna l'arte di farsi largo disprezzando e ammazzando il prossimo. La società dei consumi obbliga la gente a consumare; quelli che non hanno nulla vivono lontano da quelli che tutto hanno, spiandoli e invidiandoli attraverso la TV.
Os meninos da rua, praticano l'iniziativa privata nel delitto, unico campo dove possono svilupparla. Sono obbligati a rubare e morire: gli unici diritti che hanno!! Anche perché ci sarà sempre una pallottola dello sceriffo per spegnere tanta fame, freddo e solitudine. Figli della mano d'opera emarginata, non possono essere utili alla società e vanno eliminati.
In epoca di economia globale lo Stato, diventato poliziotto, non pratica la carità e non offre possibilità di riscatto attraverso l'istruzione e il lavoro. L'istruzione appartiene a chi può pagarla, la repressione si esercita contro chi non può comprarla. È necessaria la miseria e l'ignoranza di molti perché sia possibile lo spreco di pochi. Perché questi continuino a consumare di più, molti dovranno consumare di meno.
Per evitare che nessuno superi i limiti, il sistema moltiplica le sue armi da guerra; incapace di combattere contro la miseria combatte contro i poveri, mentre la cultura dominante, quella poliziesca e militarizzata, benedice la violenza al potere.
Per essere rispettata, la norma deve essere credibile.
Lo Stato trasgredisce non osservando la sua Carta Magna dove proclama le basi sull'istruzione e sul lavoro.
La stessa Chiesa, facendo parte dello stato, trasgredisce dimenticando il Vangelo in qualche cassetto.
Lo fanno la TV e i giornali, sbattendo simili massacri in prima pagina, non come denuncia bensì come deterrente.
Tutto un popolo elude le proprie responsabilità, accettando tanta prepotenza senza mai rivelarsi. Lo fanno i potenti e i commercianti, pagando e armando questi squadroni di sterminio: poliziotti, militari e mercenari, che dimenticando di essere nonni, padri, fratelli, figli e soprattutto uomini, violano anche loro le norme vendendosi al soldo dei potenti e ammazzando senza scrupoli.
Concludiamo dicendo che tutti trasgrediscono, anzi tutti trasgrediamo. Essendo la cosa più difficile osservare la regola, non possiamo pretendere che questi bambini la rispettino, anche perché la loro massima trasgressione è quella di essere nati, per cui vanno assolti!!
Il massimo della trasgressione a questo punto sarebbe non andare oltre la norma pronunciata in un momento storico in cui appariva credibile.