Un'esplosione di violenza incontrollata, un sentimento improvviso che sfugge alla ragione e fa compiere gesti che mai si immaginerebbero. Cosi vediamo e definiamo il raptus. Tutti concordi nell'ammettere che arriva quasi sempre all'improvviso, senza alcun segnale premonitore, tutti ignari del fatto che forse potrebbe invece essere il punto di arrivo di un percorso preciso, di microscelte concatenate, più o meno coscienti.
Tipico argomento giudiziario, il raptus esce dalle aule dei tribunali e diventa tema di discussione al convegno "Il raptus. Un'assenza che ne compone molte altre", che si tiene domani alle ore 9, all'Auditorium San Fedele. Un convegno che si preannuncia.molto vivace, con il sostituto Procuratore Francesco Maisto, i docenti di diritto penale Federico Stella e Marta Bertolino, la direttrice del Beccarla Giovanna Fratantonio e poi psichiatri (Enzo Funari, Isabella Merzagora, e Giuseppina Angelini), teologi e filosofi (Guido Bertagna e Carlo Sini) e scrittori (Carlo Grande). E non solo: un convegno senza relazioni preparate a tavolino, per lasciare tutto lo spazio al confronto fra le opinioni dei relatori e al dibattito con il pubblico.
Questa è l'idea del promotore, Angelo Aparo, docente di Psicologia della devianza all'Università Bicocca e da più di venti anni psicologo a San Vittore, dove ha dato vita a un gruppo di discussione davvero insolito. Si chiama "Gruppo della "Trasgressione", ne fanno parte una quindicina di detenuti con alle spalle storie e reati diversi, e si ritrova due volte alla settimana per riflettere sui vari aspetti della trasgressione. |
Non fermandosi a quelli più truci e distruttivi, ma cercando di individuare anche quelli che, opportunamente guidati, possono portare a costruire, in campi come l'arte, la musica, lo spettacolo, la ricerca, qualcosa di positivo.
"Un accostamento ardito -concorda Angelo Aparo - per un obiettivo molto concreto: stimolare i detenuti a fare i conti anche con le proprie potenzialità creative". E che ha suscitato interesse pure tra i non addetti ai lavori: a questi incontri hanno preso parte, lasciandosi coinvolgere dal lavoro del gruppo, anche Enzo Biagi, Lella Costa, Ornella Vanoni.
Il lavoro poi è proseguito al l'università dove il patrimonio di pensieri, elaborati, riflessioni emersi da gruppi di lavoro così disomogenei (uno più accademico in aula, l'altro più empirico in carcere) è stato tale da imporre una specie di salto verso l'esterno, un incontro anche con chi non ne era direttamente coinvolto. E' nata così l'idea di un sito (www.trasgressione.net) per favorire e stimolare il dialogo su queste tematiche; un sito dove si trovano molte voci collegate alla trasgressione: l'imperfezione, l'imitazione, la sfida, il male, il raptus, la pedofilia, la creatività. "E il convegno di domani - conclude lo Psicologo - ci auguriamo sia il primo di una lunga serie su questi argomenti, da sempre considerati solo come aree di confine".
Marta Ghezzi