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Ci sarebbe da parlare fino a che finiscono le parole sulla sfida ma già parlare è, di per sé, una sfida: trovare le parole il coraggio per aprirsi agli altri qui incomincia la sfida.
Tutti parliamo, proponiamo, discutiamo, ma della sfida che noi abbiamo dentro non ne parliamo apertamente; vogliamo essere stimolati e per questo forse servono persone che capiscano sin dove ci si può avventurare; sarà facile trovarle queste persone?
Dovranno prepararsi in merito alla questione? Perché la sfida può essere anche una questione, morale, di principio, di circostanza. Credo che nel luogo dove siamo, cioè il carcere, le persone adeguate sono gli stessi detenuti perché sappiamo che tra noi non serve fare discorsi fuoriuscenti; ci capiamo.
Io sono sempre alla ricerca di nuove sfide interiori, cerco quelle persone che mi stimolano nella ricerca della sfida; per noi comuni mortali è qui che incomincia la sfida: capire e farsi capire, ricordando a chi ha studiato di parlare facile, senza paroloni incomprensibili.
Noi detenuti dobbiamo tutti insieme cercare un collante e una "Pacificazione" con le persone esterne; loro forse ci potranno dare una mano a capire quello che non tutti hanno avuto la possibilità capire, voglio credere che questo sia possibile. Come sfida niente male vero?
Noi che soffriamo e abbiamo fatto soffrire dobbiamo partire da questa sfida; vorrei che ognuno cercasse dentro di sé il coraggio e le parole per dire soltanto: accetto la sfida.