Nella notte, un tango. Passi coordinati, fluidi, leggeri, densi di gambe velate da collant scuri. Nella notte, un tango. Movimenti morbidi di un duello infinito, notte e giorno, dentro e fuori. Nella notte, un tango. Sincrono il suono di tacchi, passi che disegnano cerchi sul pavimento. Nella notte, un tango. Una danza di clandestini, occhi e sudore, una rosa o un coltello tra le labbra, regole precise da rispettare a passo di danza. Al di là della notte l'alba, rumore di strade gonfie di odore di catrame, semafori rossi a cui ci si ferma. Al di là della notte il giorno matrigno, movimenti freddi e impersonali; il tango diventa un inganno se esposto alla luce. Cammino sul filo indecifrabile del limite, danzatore, equilibrista, funambolo, sacerdote della soglia, fantasma e corpo, tango la notte, resto il giorno. | |