Enzo Martino | 21-12-2003 |
Una piccola spiaggia, in una piccola isola sperduta. Un aquilone portato dal vento e caduto sulla sabbia, dove milioni di granelli gli fanno da contorno. L’aquilone è di colore grigio, che dà sul chiaro. Un piccolo aquilone. Insignificante aquilone.
Una folata di vento fa sì che prenda il volo, vola basso, sembra che stia per cadere, non cade; un vento leggero lo mantiene in volo. È un aquilone piccolo ma resistente. Per una ragione ancora sconosciuta, forse per cause atmosferiche, dei cristalli si attaccano al dorso grigio chiaro dell’aquilone, le sue sembianze cambiano poco a poco.
È una metamorfosi benefica. Sarà stato un raggio di luce, piccole macchie multicolori iniziano a luccicare sopra le piccole ali, piccole ma forti. Il colore cambia in tantissime tonalità, molto piacevoli. Uno scintillio particolare emerge dalla moltitudine dei colori, quasi sembra accecare in alcuni momenti, in altri si assopisce piano.
Sembra quasi voler chiedere aiuto. Ha bisogno di stare insieme agli altri colori, per far apparire la propria vitalità. Gli scossoni dell’aquilone sono tanti, è sottoposto alle intemperie atmosferiche, che negli ultimi tempi sono frequenti. L’aquilone viaggia nell’aria spensierata quando il filo cui è legato s’impiglia in un albero; i rami, fitti e spinosi, non lo lasciano andare via, in mezzo alle nuvole; rimane legato, anche se bagnato amorevolmente dalla brezza fresca.
L’aria sembra cullarlo. All’improvviso uno scossone. Un giovane con la faccia da simpatica canaglia, lo libera con non poca fatica. Infatti, si provoca una ferita alle mani, un taglio che gli provoca dolore, e del risentimento per l’albero; non ha capito in tempo che è fatto di spine, perciò, la prossima volta farà più attenzione.
Liberato l’aquilone dal momentaneo impedimento di volare, prende il comando. Il lungo filo con cui lo tiene è sottilissimo, perciò deve fare molta attenzione a evitare che si spezzi e a manovrare nella giusta direzione per riuscire a far rimanere in alto nel cielo il suo aquilone.
L’aquilone comincia a salire leggero; anche se in un primo momento aveva dubitato di quel ragazzo col viso da simpatica canaglia e le braccia esili, adesso prende fiducia e trova la giusta direzione mentre vola in alto nel cielo.