I personaggi imperfetti
di De Andrè al "Garibaldi"

Valentina Raffa

   

 

MODICA - 13/01/2008

Il concerto della Trsg.band

Musica e poesia hanno incantato la selezionata platea
Valentina Raffa

Un’orchestra bene amalgamata, arrangiamenti ben riusciti, musica classica e moderna fuse insieme in maniera giocosa, presentando al pubblico, a volte con l’ausilio della parodia, problematiche forti come la droga, la solitudine, la prostituzione, le varie sfaccettature dell’animo umano nelle sue reazioni diverse da individuo ad individuo che conducono a scegliere l’una piuttosto che l’altra via, spesso deviando dalla rettitudine.

 

 

Il concerto della Trsg.band sui "Personaggi imperfetti" di De Andrè (nella foto) al teatro Garibaldi di Modica ha visto un pubblico selezionato, cui la band, che annovera musicisti milanesi e del territorio ibleo, e che fa parte del Gruppo della Trasgressione di Milano, costituito inizialmente da 15 detenuti del S. Vittore e attualmente anche da studenti universitari di psicologia e giurisprudenza, ha presentato un progetto realizzato in accordo con il Provveditorato agli Studi di Ragusa.

Si tratta di un concorso rivolto agli studenti sulla realizzazione di disegni, poesie, racconti, ecc. sui ‘personaggi imperfetti’ di De Andrè, al fine di incoraggiare il dialogo con la paura delle proprie imperfezioni e motivare gli adolescenti ad una relazione costruttiva con l’esperienza dei propri limiti e ad una relazione fiduciosa con le proprie risorse per prevenire l’auto e l’eterodistruttività, offrendo loro in alternativa stimoli concreti che li motivino al piacere della costruzione collettiva.

Durante il concerto, musica, canzoni, con Juri Aparo prima voce, si sono fuse con la lettura di poesie di detenuti del S. Vittore sui personaggi di De Andrè, e nei concerti primaverili della Trsg.band verranno lette le opere realizzate dagli studenti ragusani partecipanti al concorso curato da Mimì Inclimona, responsabile del progetto in Sicilia. La canzone fuori repertorio deandreiano "L’isola che non c’è" di Bennato ha concluso la serata come messaggio di speranza.