Avevo saputo che era in paese, quando telefonò, con esitazione, risposi. Non potevo immaginare. che la sua voce potesse destare passate emozioni, e di rivivere il giorno che lei venne da me, sulle ali del vento. L’attesi affacciato al davanzale, scambiammo due parole, un sorriso, quanto tempo. Sull’uscio, accarezzai i suoi capelli colore di una notte stellata, sospirando. ondeggiando la chioma mi prese per mano. In camera seguii quel profilo nella penombra, silenziosa. | | Lei, che non se n’era mai andata, lei che lascia solchi profondi nell’anima, stava per essere ancora mia, per un istante, a destar antichi sogni di desiderio. Il verde sguardo, presente, emanava promesse di colline verdeggianti p rofumanti gelsomino. Mio desiderio assopito perduto, negli orizzonti dell’esistenza trascorsa, seguendo sentieri proibiti, e irraggiungibili mete, oscuranti l’anima. Sarò ad aspettarti ancora, mio raggio di sole. |