Una storia da raccontare |
Giuseppe Carnovale | Una storia sbagliata | 25-02-2010 |
Un giorno viene affisso in bacheca un foglio, dove c’è scritto che si può fare istanza per partecipare al Gruppo della trasgressione. A parte la parola trasgressione, non avevo idea di cosa potesse trattarsi. Più per curiosità che per volontà ho fatto richiesta e così mi sono trovato a fare parte del Gruppo della Trasgressione.
La prima impressione che ho avuto ascoltando il Dr. Aparo, tra me e me mi son detto: “questo signore dovrebbe stare nella sezione, detenuto con noi”, in quanto usa un modo molto colorito della dialettica, infatti qualcuno contesta questo suo modo di esprimersi; lui, senza scomporsi più di tanto, rispondeva a muso duro: “se lei ha rubato o venduto droga a chili o rapinato o ucciso persone, io posso dire parolacce”.
Poi, settimana dopo settimana, ascoltando tutti i suoi discorsi sempre ben “coloriti” ho iniziato a capire quello che voleva dirci: “E' tutta la vita che studio l’essere umano, per capire le ragioni che portano alla devianza e ancora non ho una risposta certa; voi, che avete sbagliato, che avete offeso la vostra vita e quella degli altri, con le vostre testimonianze potete aiutare la società al recupero di risorse umane più di me, dell’insegnante e di chi, per definizione, è sano e bene orientato da sempre. Le vostre esperienze, per quanto negative siano state, e l'impegno e le risorse che usate nella ricostruzione possono costituire un esempio di una delle tante battaglie che la vita vince sulla morte… di esempi di battaglie vinte dalla morte sulla vita ce ne sono già a sufficienza ovunque”. In questo modo si può provare a valorizzare l’educazione che previene, accoglie, promuove, integra anche le persone dal passato fosco.
Questo mi ha fatto riflettere moltissimo e passare la mia storia allo specchio e tirare delle conclusioni. In tutti questi anni ho fatto soffrire molte persone che mi vogliono bene, iniziando da mia moglie, che all’epoca della mia cattura non aveva ancora 25 anni.
Ecco cosa ho imparato dal Gruppo della Trasgressione, ho imparato cosa vuol dire il rispetto. Quando avrò scontato il debito con la giustizia devo avere rispetto per me stesso, per mia moglie che ha sacrificato la sua gioventù per starmi vicino, devo rispetto a tutte le persone che ancora credono in me. Voglio sottolineare: anche quando hai finito di sperare, non smettere di lottare.