A cimma

Angelo Aparo

  19-03-2007

Il buio apre il suo manto al tuo cammino
Ti affida un sogno aperto con cui viaggiare
Ti lascia dentro il filo con cui legare
Le vele, il legno e il fiato per navigare

Prima sarà lo sguardo di chi ti ha chiamato
Le sue colline morbide, nelle sue mani il mondo
Ne inseguirai l’odore per mille sentieri
Voci, inganni e canzoni di oggi e di ieri

Carne tenera, luce chiara
Non ti spegnere, non diventare dura

E poi l'età dei giochi, poi maschere da duro
Per diventare figlio dell'uomo che hai sfidato
Per diradare il buio e conquistare cime
Da cui sposar con gli occhi le valli alle colline

Occhi a vedere nelle spighe il pane
Occhi a smarrire strade fra i campi e le paludi
Mani dentro le pietre a cercare cattedrali
Mani a vendere polvere e a cancellare mani

Carne tenera, luce chiara
Non ti spegnere, non diventare dura
Quanti nodi tra fiori e spine
Albe ovunque, prima e oltre il confine

Albe curiose e incerte, albe da coltivare
E ancora notti e incubi da masticare
Nella speranza che la luce del mattino
Traghetti i sogni al giorno
Senza far troppo male

Carne tenera, luce chiara
Non ti spegnere, non diventare dura
Quanti nodi tra fiori e spine
Albe ovunque, prima e oltre il confine

 

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