Dopo l'incontro a San Vittore
con gli studenti di Bisuschio (VA)

Antonio di Mauro

17-02-2009 Verbale incontro
 

Ieri il gruppo della trasgressione ha avuto un incontro con gli studenti di Bisuschio. Senza che fosse previsto, ci siamo trovati a parlare del teorema di Pitagora. Più avanti, il dottor Aparo ha chiesto a noi tutti quale importanza abbia questo teorema per il gruppo, anche se nel precedente incontro s'era deciso di parlare d'altro (gli eroi in cui ognuno di noi si è riconosciuto in epoche diverse).

Arrivato il mio turno non mi sono sentito di rispondere, in quanto nel discorso introduttivo il dottore aveva detto delle cose che per altri potevano essere più o meno interessanti, ma che in me, invece, avevano creato un vero e proprio marasma. Mi spiego: il dottore, dopo aver letto lo scritto che una persona a lui simpaticamente cara gli aveva consegnato, aveva dichiarato che tale scritto lo aveva molto colpito per la sua bellezza.

Proseguendo nel discorso, faceva capire che, per far sì che le persone vengano coinvolte emotivamente ed entrino in sintonia con quello che uno dice, è sufficiente che si dica quello che in quel momento realmente uno sente, senza nessun bisogno di inventare favole o scegliere le frasi più difficili. A questo punto ho pensato che per me è molto difficile tirare fuori quello che realmente sento, perché è solo ed esclusivamente mio.

Ci sono esperienze personali che attualmente non voglio condividere con nessuno. Ho cercato qualche tempo fa di parlarne al gruppo, ma purtroppo è intervenuto un black out. Ho ripensato tante volte a quel momento, quel blocco mi riprende ogni qualvolta cerco di parlarne e o di scriverne. Tanto è il malessere che mi affligge.

Gli incontri con gli studenti, vengono programmati dagli insegnanti e dal dottore, con alcune di loro ci incontriamo nei giorni prefissati. E' nata una stima reciproca e un rapporto particolare in cui ognuno ha dato all'altro qualcosa.

Uno dei timori del gruppo è appunto quello di non riuscire a catturare l'attenzione degli ascoltatori, specie se sono ragazzi di diciotto o venti anni, e perciò si rischia di annoiarli. Per questo non si riesce mai a prevedere quello che succederà.

Il famoso teorema di Pitagora, grazie a Ciccio, lo abbiamo capito tutti. Cosa c'entra con Ciccio? A mio parere l'esperimento del dottor Aparo è finalizzato ad ottenere ordine dalla mente di Ciccio. Il dottore si è accorto delle potenzialità inespresse di Ciccio, della sua sofferenza fisica e mentale e ha cercato un metodo innovativo e personale per curarlo. A quanto sembra i risultati gli stanno dando ragione. Spero vivamente che tale metodo possa funzionare anche con Vincenzo, che a dir poco ci ha sbalorditi con i suoi numeri primi e, a dire il vero, anche per i due interventi che ha fatto nell'ambito dell'incontro con gli studenti.