Si correva soltanto da inseguiti |
Rosario Casciana |
18-03-2015 |
Ricordi lontani affollano la mente e con forza s’impongono al presente. Che spettacolo rivederti ragazzino. Spensierato, girovagavi per vie polverose, arroventate dalla palla di fuoco cocente.
Quante corse a perdifiato per raggiungere quel mare agitato. Poi la sera, dopo aver arrangiato dei carciofi, li stendevamo sulle braci.
Ricordo il giorno quando arrivò quell’arcano tramonto che oscurò il gaio presente del ragazzino frizzante.
Ma perché sono qui….?
Niente più corse spensierate, si correva soltanto da inseguiti. Mi mancavano le corse d’estate… anche il mare avevo smesso di andare a visitare, per paura che un’onda anomala mi potesse travolgere e poi soffocare… Le grigliate, quelle no; quelle si continuavano a fare, pur se in casolari diroccati, nei covi dove passavamo le giornate, naturalmente armati.
Ma perché sono qui…?
Troppo semplice assegnare tutte le colpe al mio paese amato, però chissà come sarebbe stata la mia vita se fossi nato in un altro posto, magari industrializzato.
Se neppure Dio può far sì che il passato non sia stato, a che serve piangere sul latte versato?! Nell’impossibilità di azzardare un futuro, mi dedico al presente e quando fuori piove mi lascio coccolare da quel ragazzino frizzante.
Quando si è giovani la mente desidera nuove esperienze. La mia, priva di ogni struttura formativa, si lasciò prendere dalla follia con cui spezzò il progetto che Dio aveva preparato per me.
Quando ne presi coscienza, mi sentii smarrito. Oggi, unito nel dolore alle persone che soffrono, sprofondo nel silenzio e nel silenzio sento il peso degli errori passati.
Cosciente che nulla potrà assolvere il mio passato, cerco con i progetti e gli alleati del Gruppo della Trasgressione gli strumenti per scrivere le pagine dei miei domani.