Semplicità |
Adriano Sannino |
20-08-2014 |
Scrivo per raccontare alcuni momenti belli che ho trascorso in quest'ultimo periodo. Il 15 agosto ho avuto la fortuna di avere un permesso per partecipare alla “Giornata della restituzione”. All’Idroscalo è stata una giornata incantevole. Ho pulito i giardini e le strade e dopo mi è stato permesso di "spaziare" per l'idroscalo, cioè pranzare insieme agli altri, fare il bagno nel lago e dialogare con cittadini comuni. Mentre lavoravo ho spostato diversi oggetti, fra cui anche delle tavole di legno "marcio”. Ma mentre le spostavo con foga, non mi sono accorto che dietro c'erano stipati diversi nidi di api. Così facendo, le api sì sono spaventate e mi hanno attaccato, facendomi diverse punture, ma la gioia e l'adrenalina pura che avevo dentro di me sono riusciti ad annientare il "veleno" delle api.
Nello stesso giorno ho avuto anche la possibilità di fare amicizia con due studentesse universitarie che erano lì per studiare la loro tesi di laurea. Eravamo incuriositi l'una dell'altro. Ogni cosa che facevo era spontanea e naturale, come succede a un bambino che si affaccia alla vita. Per me, che ho sempre sporcato e tolto cose alle persone, rispettare il patto sociale mettendomi a disposizione della società, oltre a farmi sentire un uomo, mi ha reso felice.
Prima del 15 agosto ho trascorso un'altra giornata memorabile. Sono andato all'oratorio di Don Antonio. All'incontro hanno partecipato numerosi bambini e ragazzi delle elementari e delle medie. L'incontro è iniziato con la presentazione di Don Antonio, seguita dalla mia testimonianza. Dopo una certa timidezza iniziale da parte dei ragazzi, sono emerse tante domande: Perché hai fatto certe scelte nella tua vita? Cosa hai provato quando hai fatto il primo reato"? Cosa ti ha indotto a cambiare vita? Come vivi la tua attuale situazione in carcere? Quali prospettive hai per il tuo futuro?
AI termine dell'incontro, i ragazzi, oltre ad invitarmi a fare merenda insieme a loro, hanno voluto che giocassi anche una partitella di pallone.
Se analizzo la giornata, mi rendo conto che è come quella che fanno tutti i ragazzi normali e le persone comuni, ma a me quell'incontro mi ha sollecitato numerose riflessioni, tanto da farmi dire da solo che sono stato un C ...... ad aver sprecato vent'anni della mia vita per cose inutili e insignificanti. Per la mia pazzia e la mia incoscienza avevo scelto di seguire falsi miti e mete illusorie. È trascorso circa un mese e mezzo da questa visita e ho ancora le facce incuriosite e sorridenti dì quei ragazzi avanti ai miei occhi. Mi hanno fatto sentire uno di loro. Dell'intensità di questi incontri ne ho parlato anche con i miei nipoti, che hanno la loro stessa età e anche loro hanno gioito per me.
Tutto questo, cioè la serenità e l'equilibrio che ho ritrovato, lo devo principalmente al Gruppo della Trasgressione, che giorno dopo giorno, oltre a stimolarmi, mi ha fatto scoprire anche nuove mete. Grazie al gruppo ho acquisito fiducia e sicurezza in me stesso. Allo stesso tempo mi sta dando la possibilità di costruire, un po' per volta, una solida piattaforma che mi permette di interagire senza più violenza con le persone e di apprezzare la vita senza più impoverirla. Questo mi porta a guardare ii mondo da un'altra prospettiva e mi fa rivedere i colori dell'arcobaleno.
Alcune immagini della giornata all'idroscalo