Il mio nome, il mio progetto |
Vincenzo Cardillo | 10-11-2009 |
Mi chiamo Vincenzo e scrivo questa lettera chiedendomi cosa desidero da me stesso e dalla vita. Da qualche tempo mi sono reso conto che anch’io faccio parte di quella fascia di persone che vengono classificate tossicodipendenti. Tempo fa, invece, per me il tossico era solo chi faceva uso specifico di eroina.
Povero me! Che convinzione stupida e con che orgoglio disprezzavo coloro che usavano tale sostanza! E quando chi usava l’eroina mi rispondeva per le rime: "Ma perché tu che usi la cocaina pensi di essere diverso da me? Io rispondevo: "Sì, brutto tossico e sai perché? Perché con l’eroina si muore con la coca no".
Ahimé l’ignoranza è proprio una brutta bestia. Tutte le sostanze ammazzano un bel po’ di cose: in primis ti bruciano i neuroni, poi bruci gli affetti e solo chi ti vuole un bene immenso non ti cancella come fa la morte con la vita. Perdi fiducia e ti senti morire dentro come mi sento io.
Io, Enzo, vorrei riconquistare la fiducia di chi mi ha sempre voluto bene, ma i miei stentano a darmela per paura di un mio nuovo tradimento. Cerco anch’io di riprendere fiducia in me; cerco di parlare con me stesso senza mentirmi. Voglio lavorare su me stesso, cosa che sto già facendo, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e io sono in balia della giungla che c’è li fuori, al di là di queste mura.Intanto ho cominciato con una bella scelta, il confronto con me stesso e con gli altri, frequentando un gruppo che mi consente di raccogliere tante informazioni, che variano dalle storie più brutte ai desideri più belli.
Facendo i conti, o ti accontenti della sopravvivenza oppure studi come migliorarti, come superare i disagi che ti fanno stare poco bene con te stesso.
Voglio essere un cittadino che fa vita regolare. Questo è un desiderio che mi fa sentire meno agitato e questa serenità che sento in me mi dà modo di costruire idee che non rientrano nelle soluzioni malvagie.
Ho un bel progetto che si chiama il reinserimento nella società. Per far questo devo rafforzare alcuni lati di me che cedono facilmente nei momenti di difficoltà.
Sarebbe un bel traguardo arrivare a così tanto; quando oso pensarci sento una bella e forte sensazione.