Tecnica ed emozioni |
Giorgio Dellarole | 27-09-2004 |
Sono felice di ricevere i contributi del gruppo a proposito del pomeriggio passato insieme! Sono anche sorpreso dalla quantità e dalla "qualità" delle emozioni che la musica può provocare, spesso superando le intenzioni dell'esecutore.
E' una cosa che un po' mi spaventa e che mi aiuta, però, a ricordare che l'obbiettivo del musicista deve essere quello di comunicare. Non è una banalità: spesso il fatto tecnico, la ricerca di un controllo sulle proprie emozioni (indispensabile per gestire un'esecuzione) e la concentrazione richiesta dalla memoria rendono più difficile la comunicazione.
Il punto è che senza tutti questi elementi l'esecuzione stessa non sta in piedi e quindi bisogna trovare un punto di equilibrio tra controllo dell'esecuzione e comunicazione emotiva. Io non ho ancora capito del tutto il meccanismo che si innesca durante un'esecuzione e non so se si possa arrivare a controllare tutto (il fatto tecnico e il flusso di emozioni).
Nel frattempo sono felice che quando suono succeda qualcosa e che qualcuno mi racconti cosa ha provato ascoltandomi.
Spero di rivedervi presto.
Giorgio Dellarole