Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io |
Dante Alighieri | 08-09-1300 | Rime |
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ’l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi.
Dopo i fatti di Catania e le scritte che ne sono seguite in un paio di città toscane, il sig. Alighieri ha inviato al gruppo un sonetto che aveva scritto qualche tempo fa. Enzo Martino ha subitaneamente proposto di aprire un'area sul sito per alimentare la comunicazione col vecchio Fiorentino. Chi avesse piacere di partecipare, da Catania o da Livorno, è il benvenuto.