Adriano Avanzini | 06-04-2009 |
Tour Eiffel:
L’immagine è una particolarissima fotografia realizzata dal fratello di una componente del Gruppo della Trasgressione, che con questa originale trovata ci coinvolge in un simpatico gioco di illusione ottica.
La figura in primo piano tocca con un dito la cima della tour Eiffel: improvvisamente il piccolo diventa gigante; si realizza l’impossibile, ciò che era irraggiungibile ora si può toccare, si supera il limite che la realtà impone.
E’ un illusione ottica certo, ma non solo, dice molto di più. Rappresenta il potere del desiderio, della fantasia, del sogno della creatività, che non solo ci restituiscono un significato più profondo, infinito, della nostra esistenza ma, in senso più stretto e concreto, costituiscono i nostri veri super poteri. Quelli che ci permettono di crescere fino a toccare qualsiasi tour Eiffel del mondo con un dito.
Il colosso (Asensio Julià, apprendista di Goya)
Qui abbiamo la visione fantastica di un gigante seduto su una collina in cui uomini e case sono ridotte a puntini. E’ l’eroe classico, colui che detiene poteri soprannaturali, il difensore del bene contro il male ma anche il castigatore-vendicatore. Sotto di lui rimane la moltitudine degli esseri umani che a lui si affidano per avere protezione e giustizia, che lo venerano e lo temono allo stesso tempo.
In un certo senso questa immagine è l’opposto della precedente.
Le due locandine infatti rappresentano e completano due modi di intendere il super eroe, due modi e due funzioni: sinteticamente possiamo dire che mentre l’immagine della locandina precedente ci parla di un super eroe interno, qui siamo di fronte ad un super eroe esterno a cui ci si affida, nel bene e nel male.