Leonardo Triglione | 12-04-2009 |
Fin da bambini ci hanno mostrato come si combattono “i cattivi”, ci hanno dato dei Super Eroi, con poteri di ogni genere: chi vola, chi sparisce, chi diventa fuoco, ghiaccio, gomma, chi usa la ragnatela…
Il più famoso e potente Super Eroe credo sia Superman, capace di ogni impresa, addirittura capace di portare a terra aerei che i cattivi avrebbero fatto schiantare al suolo o di neutralizzare bombe nucleari, deviandone la traiettoria verso lo spazio lontano dalla terra. E’ un Super Eroe amico dei deboli, che combatte i cattivi e le ingiustizie, ispiratore dei bambini.
Anche i cattivi di quel fumetto, però, sono dotati di poteri che usano come arma di distruzione e morte; vogliono impadronirsi del mondo per dominarlo e rendere l’umanità prigioniera dei cattivi!
Man mano che si cresce si scelgono Super Eroi meno dotati ma altrettanto determinati a sconfiggere il male. Un eroe notissimo è Zorro. A differenza dei Super Eroi, Zorro è costretto a scappare e a nascondere la propria identità per evitare di essere eliminato. Combatte le ingiustizie e subito sparisce, mentre il popolo lo acclama suo difensore.
Negli anni i Super Eroi cambiano, si prova prima con uno poi con l’altro, alla fine, spariscono dai nostri sogni. Qualcosa dell’antica lotta però rimane, rimane il cattivo. Il cattivo c’è sempre stato e c’è ancora. Non importa che avesse o no super poteri, sapevamo che era cattivo e questo ci dava il diritto di combatterlo.
Ma se nella nostra infanzia abbiamo fantasticato di combattere i cattivi, come mai poi si diventa cattivi? Perché molti bambini, crescendo, abbandonano la lotta e provano a fare il cattivo? Perché i Super Eroi svaniscono e i cattivi restano? Si diventa cattivi perché non si trova un’alternativa ai Super Eroi? Si può dire che siamo diventati cattivi perché i Super Eroi hanno fallito? Perché loro stessi si sono persi e ci hanno lasciato da soli?
Con il passare degli anni, i Super Eroi cambiano, diventano eroi vulnerabili come Blek o Zagor, o giungono fino a un capovolgimento delle parti, come in Diabolik o in Lupin. Quest'ultimo è un cattivo modificato a tal punto che è sparita la violenza ed è stata sostituita con una bella ragazza, amici affascinanti e doti particolari. Lupin non ha super poteri, ha delle abilità, è simpatico, astuto, forse addirittura geniale, soprattutto imprendibile. Quando è in difficoltà intervengono i suoi amici per liberarlo con trovate e sistemi brillanti!
Il difensore dei buoni stavolta è l’Ispettore Zenigata; ma l’ispettore non è un eroe, anzi la sua figura viene ridicolizzata fino a farlo apparire incapace, stupido, goffo. Inoltre, l’ispettore sembra affezionato a Lupin, infatti non permette a nessuno di prendere il suo inseguito, vuole essere lui ad arrestarlo. Fra i due tante volte c’è anche una specie di collaborazione, a volte Lupin fa in modo che Zenigata possa acciuffare le bande violente, facendogliele trovare già indebolite; altre volte è lo stesso Lupin a sconfiggere i cattivi, i violenti, pronti a uccidere tutti e soprattutto lui, che è molto invidiato dai suoi rivali. Sembra che si utilizzi l’immagine di un cattivo rendendolo affascinante e buono per combattere i cattivi veri e propri!
Prendere Lupin è un traguardo importante per tutti. Lupin è il cattivo che tutti i ragazzi di oggi vorrebbero essere. Anche nei cartoni animati i cattivi a volte sono più simpatici dei buoni.
Ma se i buoni non bastano per combattere i cattivi e se alcuni cattivi sono più affascinanti e simpatici dei buoni, come si fa a capire la squadra per cui tenere?