La creatività mette le ali ai pensieri e li fa volare al di sopra di mura e cancelli: è successo con un film interamente pensato, interpretato e realizzato dai detenuti di San Vittore, all'interno del carcere milanese. E' Campo Corto: trentadue minuti di emozioni con le immagini della routine quotidiana in cella, le riflessioni amare sul senso della vita dietro le sbarre, ma anche con le scenette divertenti e autoironiche.
Il filo conduttore del racconto è il calcio (il titolo si riferisce al campetto di dimensioni ridotte in cui si gioca a pallone, in un cortile penitenziario), un campionato immaginario e interminabile, in cui si sta in panchina o in squadra per decenni, secondo le condanne ricevute.
Formazioni che rispecchiano la composizione etnica dei detenuti, squadre che radunano i "tossici" (con grandi cannucce per aspirare le righe bianche del campo di gioco... ) o i "tangentisti" (con Sergio Cusani che rimane fermo con il pallone al piede), scene di tifo sfrenato e "ole" in manette punteggiano il film, per la cui realizzazione si sono dati da fare in tanti costruendo bandiere, statue, cartelli, scenografie, sotto la guida di Marcelo Nieto (regia), Alejandro Carrino (fotografia), Santino Stefanini (sceneggiatura).
L'edizione per motivi tecnici, è stata curata all'esterno dal regista Sergio Attardo.
Campo corto è stato presentato con grande successo nel dicembre 1998 al Noir in Festival di Courmayeur, che è anche coproduttore del film assieme alla cooperativa dei detenuti Granserraglio e alla Rai.
Nel 1999 è stato presentato anche alla Biennale cinema di Venezia.
La videocassetta VHS è in vendita al prezzo di 30 mila lire, spese di spedizione incluse, che si possono versare sul conto corrente n° 40448201 intestato alla Cooperativa del Granserraglio o attraverso contrassegno.