La nostra sfida

Il confronto su un cortometraggio

 

2-11-2001

Diego Ludovico

 

Non appena si è reso possibile dar corpo a un nuovo "Gruppo della Trasgressione" (il primo aveva chiuso ufficialmente il suo ciclo l'anno scorso, anche se ha continuato a "vivere", tenuto in bilico da un esiguo numero di detenuti), Angelo Aparo non se ne è lasciato sfuggire l'occasione.

Ed eccoci qua! Stavolta il gruppo si prefigge di contribuire con le discussioni interne alla preparazione dei convegni, a produrre materiale per questo sito, ad alimentare un confronto con quanto prodotto dagli studenti dei corsi universitari in psicologia alla "Statale" di Milano.

Dopo il primo convegno sul Raptus, tenuto presso la sede dell'Opera San Fedele di Milano, stiamo lavorando su un argomento meno circoscritto: la sfida. Un argomento che coinvolge tutti indistintamente, perché tutti, nel corso della vita lanciamo e accettiamo sfide, sia pure, a volte, solo a livello interiore.

Nella vita di ogni individuo, coscienti o meno, sono sfide - si è detto - anche le piccole azioni quotidiane sul lavoro, a scuola, nel gioco.

Ma, ciò che nelle discussioni ha tenuto più banco, è stata la contrapposizione fra sfida nelle regole e fuori dalle regole: nelle regole rientrano tutte quelle sfide più o meno condivise da tutti, quali, ad esempio, la difesa di uno statuto aziendale, le sfide nello sport o fra amici; nella sfida fuori dalle regole, invece, si possono collocare tutte le trasgressioni alla convivenza civile, come i reati punibili dal codice civile e penale o certe spacconate giovanili.

Tanti sono gli spunti e i progetti che da queste discussioni vengono fuori, non ultimo, quello di affidare le "nostre sfide" a un cortometraggio, col quale vorremmo raggiungere sfidanti e sfidati, dentro e fuori dal carcere, per arricchire, nel confronto con loro, le nostre e le loro conoscenze su questa sfida infinita, che è la vita.