Manichini in vetrina |
Vincenzo Martino | 10-05-2002 |
Provo a dire come vedo il mondo da dentro una vetrina.
Entrando in istituto, ti fai mille domande, non trovi risposte, ma credi di sapere come affrontare il mondo dietro le sbarre. I primi giorni parli con i tuoi compagni che ti fanno tutti la stessa domanda: cosa è cambiato fuori, quella via, quella strada che ha cambiato nome, quella persona che magari si conosce in comune, ma che non c'è più.
Quando scendi a prendere un po' di aria vedi tutti che girano come delle marionette telecomandate da un solo manovratore, pensi "ma sono tutti fuori di testa?"
Ma i giorni passano, e tu senza accorgertene sei telecomandato.
Arriva il vetrinista, ti guarda per capire che tipo sei e comportarsi di conseguenza, ma capisci col tempo che chiunque ti guarda, ti parla - a parte gli stessi tuoi compagni- cerca di capirti, ma finge perché, al momento che gli spieghi i tuoi problemi, tutti ti promettono, ti consigliano, ma nessuno fa nulla per te perché sei diventato un manichino. Loro lo sanno, lo percepiscono, tu ancora non ti rendi conto, ma ti renderai conto presto dopo tanti "no".
Allora la tua difesa è una sola, la maturerai con il tempo: sorridere solo sorridere, loro ti faranno delle domande; tu rispondi sorridendo solo quello che loro tutti vogliono sentirsi rispondere "non ho bisogno di nulla grazie".
Aspetti la sera che passi il vetrinista, ti guarda, ti saluta, tu rispondi, e lui si starà già domandando: "ma non mi chiede nulla?"
Si sente fregato perché non può risponderti "no".
Che bella sfida! Continuo la mia misera sfida di manichino. Oggi i manichini vengono tradotti in una vetrina di un altro istituto dove devi continuare la tua sfida giornaliera. Non devi mai dimenticare di sorridere, vedrai che quando capiscono che sei un manichino che sa sfidare tutti, con il tuo sorriso si sentiranno fuori posto.
Tu, io continuiamo a sorridere questa è la nostra unica sfida. Un'ultima piccola nota, loro, i "vetrinisti", ti guardano, cercano di capirti, ma non è difficile capirti, devono solo rendersi conto che non sei un manichino che possono prendere in giro, che hai un cuore e un'anima che soffri come tutti. Fino a quando non capiscono tutto questo "sorridi"; è il modo nostro di sfidare.