Durante il convegno l'emozione era tale da farmi sentire sulla luna; in effetti, quel posto per molti di noi, fino a qualche mese fa, poteva pure considerarsi un impresa impossibile, quindi ho potuto cogliere solo l'emozione di chi, in quella sala, divideva con noi questo successo.
Non provo neanche a pensare cosa disse il professore di psicologia dinamica, come quello di epistemologia ecc.; invece ho sentito molto vicini tutti quei discorsi di emarginazione ad esempio quello di Bomprezzi e quello di Khouma, i quali ironicamente rappresentavano la società come "invalida" di accettare la diversità e questo mi ha stupito: mai fino a quel giorno mi sono sentito così simile ad un uomo di colore ed un invalido.
Certo la loro condizione non dipende da colpe o responsabilità proprie, ma diciamo dal "caso". Pensiamo un po' hai discorsi del Dott. Aparo, quello delle palle che buttate assieme con i loro scontri e movimenti indipendenti fanno si che alcune prendono una via e altre vanno per vie diverse. Cosa determina i loro scontri? Il caso! Allora possiamo pensare che pure una persona per lo scontro di alcuni eventi e per la mancanza di altri, non dovuti a lui, si ritrova ad essere un deviante.
Non so, sta di fatto che quello che abbiamo raggiunto è meraviglioso.