Lucidità, arbitrio e volontà | |
Ivano Longo | 21-02-2003 |
Ho letto alcuni dei vostri temi e ho notato con piacere molti punti di contatto fra noi, come quando parlate dell’indifferenza. C’è stato uno di voi che ha posto la questione anche verso se stesso, questo mi ha fatto piacere perché mi sono accorto che riuscite a mantenere il contatto con voi, vi ascoltate e avete molto chiari i sentimenti che vivete.
Siete “lucidi”; io alla vostra età invece non lo ero. Avete chiari i vostri desideri, compresi quelli dell’importanza di comunicare con i vostri genitori e amici. Sono contento di avervi scoperto così come siete.
Nei vostri temi si sente una grande voglia di vivere e, cosa più importante, desiderate farlo onestamente sia con voi che con gli altri.
Anche sulla libertà e sulle maschere avete le idee abbastanza chiare. Qualcuno di voi ha anche parlato di doveri, io alla vostra età non sapevo neanche quali erano i miei doveri, tranne fare quello che volevo, e alla fine sono finito in carcere.