Sensazioni di libertàdall'incontro in carcere con gli scouts del 13 -03-2004e da precedenti incontri sul tema |
da Antonella Cuppari |
“Durante una vacanza in Africa ho avuto la sensazione di sentirmi libera nella sicurezza di sapere che attorno a me c’era un equilibrio che veniva mantenuto; mentre i miei genitori e i miei familiari stavano bene.” - Sara
“Durante una passeggiata su un’altura vicino all’Adda ho provato una sensazione di libertà nell’ammirare il paesaggio sottostante, nel respirare quell’aria e nella possibilità di guardare fin dove i miei occhi mi consentivano di farlo.” - Daniele
“Mi sono sentito libero durante un volo con il paracadute; vedermi i piedi, perdere la percezione del peso del mio corpo, non sentire più la mia voce, vedere il terreno che mano a mano mi attirava a sé…” - Walter
“Vado in barca, e quella sensazione di leggerezza, il lasciarmi trasportare dall’acqua mi fa sentire libero.” - Natale
“La sensazione di libertà la vivo quando gioco con mio figlio in una stanza dove sembrava non ci fosse niente di adatto a questa attività.” - Felice
“Mi sento libera ogni volta che supero un esame.” – ragazza scout
“La sensazione di libertà la vivo nella pienezza che ho dopo aver mangiato, nell’essere carica di energia.” – ragazza scout
“Quando sorpassavo i semafori rossi con una moto rubata… in quel momento sentivo di essere libero.” – Marcello
“Mi sento libera adesso che sto realizzando il mio sogno di diventare maestra” – ragazza scout
“Mi sento libera quando torno a casa e mi posso rilassare, fare quello che desidero nei limiti della tolleranza dei miei genitori.” – ragazza scout
“Io mi sentivo libero quando scappavo di casa.” – Marcello
“Vivo la sensazione di libertà ogni volta che scrivo o canto coi miei compagni scouts.” – ragazzo scout
“Mi sono sentito libero, per pochi secondi, quando mi sono lanciato con una corda elastica da un ponte di 50 metri.” - Aniello
“Vivo la libertà quando viaggio, quando cerco la solitudine e mi metto a guidare senza meta.” – Pippo
“Mi sento libero quando riesco a esprimere quello che penso senza farmi bloccare da quello che io credo gli altri possano pensare di me.” – Alessandro
“Vivo la sensazione di libertà quando sento il vento sulla faccia.” – ragazza scout
“Vivo la sensazione di libertà quando sento affinità con le persone a cui tengo, quando parlo, per esempio, con affiatamento insieme a mio padre.” – Jacopo (scout)
“Mi sento libera quando riesco a consegnare qualcosa a qualcuno nonostante la timidezza, quando questo qualcosa viene tenuto dagli altri, quando Enzo, un detenuto, mi ha aiutato ad esprimere concetti che avevo nella testa, quando piango o quando guido.” – Livia
“Mi sento libero quando piango, quando canto anche se sono stonato, quando vince la mia squadra, quando vengo al gruppo, quando riesco a sprigionare me stesso, quando riesco ad usare le parole non per inquinare i miei sogni ma per liberarli nella realtà.” – Cosimo
“Mi sono sentito libero quando nell’arte, nei dipinti che osservavo, sono riuscito a trovare qualcosa di me.” – Enzo
“Ho vissuto la sensazione di libertà in montagna, quando ho urlato e ho sentito l’eco della mia voce.” – Luca (scout)
“Mi sento libera quando riesco a liberare le mie energie correndo.” – Elena (scout)
Intervento di Angelo Aparo
A cosa corrisponde dentro di noi la sensazione di libertà? Spesso non si cerca una risposta dentro di sé, ci si serve di astrazioni, ci si ferma a stereotipi. E’ importante appropriarsi di quello che si pensa partendo da sensazioni autentiche. In che momento ci siamo sentiti liberi? In quale parte del corpo abbiamo sentito questa sensazione?
La libertà di cui l’uomo può parlare, senza troppo rischiare di perdersi in definizioni ideologiche, è la libertà della carne, delle sensazioni fisiche. La realtà è fatta inevitabilmente di limiti e strumenti. Quando noi leggiamo la libertà nel volo di un gabbiano, vediamo la capacità che lui ha di sfruttare le ali e l’aria come strumenti che gli permettono di volare.
Spesso si tende a confondere le condizioni della realtà con dei limiti.
Perché la forza di gravità sarebbe un limite? Questa, in fondo, ci permette di stare in piedi, trattiene nell’atmosfera l’ossigeno necessario ad ogni essere vivente per sopravvivere.
Nella realtà ci sono delle condizioni; poi c’è la testa dell’uomo. La libertà è una sensazione che viene vissuta quando rintracciamo nella realtà gli strumenti e le condizioni per realizzare quello che desideriamo.
Ma quando non faccio qualcosa, è perché scelgo di non farlo, perché fattori esterni mi impediscono di farlo o perché non ho la libertà interiore di poterlo fare? Chi o cosa opprime la libertà di sentire e pensare? Il muro, le sbarre, l’incapacità di esprimere quello che penso, la mia intolleranza verso me stesso?
Nella libertà c’è qualcosa che si lega al concetto di evoluzione personale, di spinta a crescere. Qual è, dov’è il nesso tra la sensazione di libertà che si può provare superando i semafori rossi con una moto rubata e la sensazione di libertà che prova una ragazza quando realizza il sogno di diventare maestra?
Come si lega tutto questo al concetto di spinta a crescere?
Non possiamo accontentarci di affermare che solo la nostra sensazione di libertà è reale. Chiediamoci come mai si hanno sensazioni così diverse, cosa può far sì che la libertà venga inseguita in tanti modi diversi. Ricordiamo però che cercarla è cosa che accomuna tutti, così come perderla di vista.