Prime risposte degli scout15 Marzo 2004 |
Anonimo
Stupendo, bellissimo. Ho notato una grande voglia di mettersi in mezzo e parlare. Ho imparato veramente un sacco. Mi ha cambiato il modo di vedere questa realtà così lontana, ma nello stesso tempo vicina (visto che il carcere è situato al centro di Milano!). Ho avuto modo di riflettere anche su me stessa, sulle mie scelte future. Mi ha aiutato un sacco. Grazie!
Kikko
Io vorrei farvi avere i miei ringraziamenti perché mi avete mostrato cose di cui avevo sentito (poco) ma che non avevo mai vissuto in prima persona. Spero anche di avervi lasciato qualcosa oltre che avere preso. Ciao a tutti.
Iacopo
Voglio portare avanti il contatto che ho iniziato, anche se non coi detenuti che ho conosciuto oggi. Voglio portare qualcosa a questo mondo chiuso, che sia solo la mia compassione o altro si vedrà. Arrivederci ragazzi.
Anna
Mi sento un po’ in difficoltà nel cercare qualcosa da dare, da lasciare, da donare ai detenuti. Quello che loro hanno donato a me ieri è stato qualcosa di molto profondo che mi ha messo mille dubbi e domande a cui ancora non so trovare una precisa risposta e per questo voglio davvero ringraziarli.
Quello che posso lasciare forse è un po’ di speranza, certo il carcere da come l’ho potuto conoscere in questi due giorni è una realtà difficile, soprattutto che non rieduca ad una nuova vita sociale. Quindi la speranza che qualcosa possa cambiare, migliorare soprattutto grazie all’azione dei volontari, educatori, gente che ha davvero voglia di andare a visitare il carcerato, come anche Gesù ci insegna nel Vangelo.
Anonimo
Ringrazio i detenuti per avermi dato l’opportunità di conoscere una realtà da me quasi completamente ignorata. Sono rimasta colpita dalla loro dignità e dalla loro semplicità e onestà nel raccontarsi e nell’interagire con noi.
Entrando in contatto con queste persone e ascoltando le loro testimonianze, mi chiedo qual è l’utilità del carcere. Credo che l’istituzione carceraria in sé offra ben poche possibilità dal punto di vista della rieducazione e del reinserimento sociale, che sono invece prerogativa dei volontari.
E’ curioso pensare che quello che è lo scopo della detenzione, stabilito dalla legge, sia affidato quasi esclusivamente ad associazioni di volontario, non direttamente gestite dal regolamento carcerario.
Credo, quindi, sia necessaria una riflessione da parte di tutta la società sulla realtà e sulle problematiche della detenzione.