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Un obiettivo comune

Valdimar Andrade Silva

Vorrei raccontare le emozioni e impressioni che ho avuto durante il convegno di Sabato.

Innanzi tutto, non penso che i ragazzi degli Scout siano venuti a questo incontro per vedere le nostre sofferenze. Se uno vuol pensare alle sofferenze, basta pesare ai bambini che muoiono di fame, oppure alle sofferenze di chi è prigioniero di guerra.

Per quanto riguarda le aspettative di questo incontro, il nostro interesse è quello di far capire a questi ragazzi che noi siamo delle persone e che lavoriamo con molto sudore giorno dopo giorno per cambiare e fare una vita diversa da quella che ci ha portato qui dentro.

Io credo che il loro interesse è lo stesso interesse nostro, cioè, quello di portare delle voci e dei messaggi positivi ai cittadini, messaggi pieni di vita e di speranza.
Penso che questi ragazzi sono un pezzo di una catena positiva, che si unirà alla nostra e a quella degli studenti della "trasgressione".
Piano piano queste catene si aiuteranno reciprocamente per creare un futuro migliore per tutti.

Concludo questo mio scritto ringraziando le persone che favoriscono questi scambi: il nostro gruppo ha fatto molto progressi da quando abbiamo iniziato questa strada.