L'atteso convegno di fine anno su “il piacere della pizza”, a causa di una serie di imprevisti, è scivolato in una vera e propria pizzata.
E’ rimasta comunque inalterata la interdisciplinarietà del confronto: ex detenuti, giudici, professori di lettere, studiosi del diritto e della mente si sono chiesti se sia stato il caso o la necessità a far sintonizzare sullo stesso piacere una tale eterogeneità di persone.
Anche l’ultimo accanito pensatore del gruppo ha riflettuto tutta la sera sulla questione senza, almeno per il momento, trovare risposta. |