La Maschera, quasi una pelle

 

Luca Sensales

 

23/01/2003

 

Le maschere, più che domandarmi chi le ha, io mi chiedo chi non le abbia.
Certamente c'è chi ne ha di più, chi di meno, chi riesce a conviverci e chi se ne lascia sopraffare.

Il punto, ed anche una triste realtà, è che queste maschere le indossano tutti, belli, brutti, buoni, cattivi, ricchi, poveri, uomini e donne, che fanno parte dell'essere, perché forse l'unico periodo della vita in cui non s'indossano è nel momento che va dalla nascita al momento in cui s'inizia a ragionare.

Ma il perché di queste maschere è forse ancora più inquietante, perché sono imposte dalla società in cui ti trovi e non se ne può fare a meno, fanno parte della vita e per quanto si possa fare per toglierle si può solo modificarle, cambiare personaggio, in ogni caso sempre restando mascherato.

Probabilmente saranno anche un bene queste maschere perché permettono di vivere nella consuetudine in una società voluta da noi.

L'unica spiegazione che posso dare al motivo per cui una persona non può o non deve togliersi la maschera è la paura di essere rifiutati da chi ci circonda e il pericolo di perdere ciò che si ha. Questo problema è praticamente insormontabile.

L'unica occasione in cui ci toglieremo la maschera sarà davanti a Dio perché è "forse per chi ci crede" l'unico che può guardare l'anima, l'unica parte di noi a non essere mascherata perché già coperta dal nostro corpo.