L'autorità del bambino |
Enzo Martino | 06-12-2006 |
La gestazione della famiglia passa attraverso l’autorità del bambino.
Dicendo questa frase, dopo aver osservato il quadro di Avanzini, pensavo alla mia famiglia.
Nel quadro vedo la testa di un bambino ancora in grembo alla madre e il padre che le si avvicina per sentirlo. Vedo una coppia che si raccoglie attorno al figlio che nascerà, un figlio che, ancor prima di venire alla luce, esercita già la propria funzione di dare coesione alla famiglia e di motivarla verso il futuro.
Mi rendo conto che vedo nel quadro quello che in questo momento desidero, vale a dire un figlio da crescere insieme a mia moglie. Ho due figli e posso assicurare che vivo la loro autorità ogni volta che mi pongono delle domande sul mio futuro; ogni volta sento che desiderano capire se nel mio futuro comprendo anche loro.
Le mie nuove prospettive di vita le intendo realizzare con loro; capisco che hanno bisogno di me quanto io di loro.
Questo legame è una delle forme d’autorità che mi ha aiutato a volere cambiare rotta: un impegno morale che ho preso per poter indicare ai miei figli una strada diversa dalla mia.
Credo che se mi sono evoluto come padre, questo sia dovuto all’accettazione che i miei figli dimostrano di avere verso il mio ruolo da quando mi sentono proiettato verso una vita diversa da quella che ho vissuto in passato.