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Educare alla legalità, significa indurre i giovani a riflettere sul fatto che le regole e le punizioni hanno come finalità la promozione di una convivenza civile fondata non sul rispetto momentaneo delle regole sociali e giuridiche, ma sulla capacità di far propri gli ideali della democrazia e dell’uguaglianza.
La scelta di realizzare percorsi di educazione alla legalità, a partire dal confronto con il mondo carcerario, è sostenuta dall’idea di utilizzare un evento critico, il reato, per promuovere la riflessione sull’importanza dell’adesione alla norma, non come semplice obbedienza ad una autorità ma come libera condivisione interiore di valori etici e civili.
Gli interventi di prevenzione del disagio giovanile sono finalizzati a favorire un percorso di riflessione sul proprio vissuto, di confronto con altre esperienze e di responsabilizzazione sulle scelte di vita avvalendosi della testimonianza di percorsi devianti fornita da detenuti opportunamente formati.
Fabbisogni rilevati
Lavorando con gli studenti di un Istituto Tecnico, osservandoli ed ascoltandoli, ci si imbatte nell’urgenza delle loro problematiche esistenziali e comportamentali. In un’apparente indifferenza e spesso ostentata aggressività, c’è l’esigenza dei ragazzi di essere ascoltati e di trovare un riferimento, in un confronto costruttivo con gli adulti. La rabbia per l’assurdità delle situazioni in cui vivono, l’ingiustizia delle regole imposte a volte senza ragione e la difficoltà a riconoscere un proprio ruolo, li portano a fenomeni di bullismo, al rifiuto per il mondo degli adulti e a una chiusura in se stessi e verso la società, con un comportamento lesionistico e distruttivo.
Obiettivi attesi
Sollecitare la comunicazione fra adulti e ragazzi
Alimentare l’attenzione, la comunicazione e l’intervento sui tipici disagi emotivi dell’adolescenza per prevenire l’auto e l’eterodistruttività
Incoraggiare il dialogo con la paura delle proprie imperfezioni
Offrire ai giovani gli stimoli concreti che li motivino a convertire la spinta della sfida privata nel piacere della costruzione collettiva
Motivare gli adolescenti e i giovani adulti ad una relazione costruttiva con l’esperienza dei propri limiti e a una relazione fiduciosa con le proprie risorse, imparare ad ascoltare in se stessi e negli altri i sentimenti e le inquietudini cui di solito si dedica poca attenzione
Riconoscere le spinte distruttive interne e prevenire la loro attuazione (depressione, tossicodipendenza, conflitti distruttivi con la famiglia e l’ambiente)
Attività previste
Il progetto si articolerà in tre momenti distinti:
Incontri con i membri del Gruppo della Trasgressione, costituito da detenuti, ex detenuti, studenti universitari di psicologia e di giurisprudenza, docenti, coordinati nel lavoro di riflessione su tematiche specifiche, dal dott. Aparo, psicoterapeuta, docente di psicologia e consulente per il Ministero della Giustizia nel carcere di San Vittore.Uno dei principali obiettivi del Gruppo è lo studio e il recupero delle dinamiche intrapsichiche e ambientali che favoriscono la china verso il reato e/o verso le forme di disagio emotivo che spesso accompagnano l’adolescenza.
Laboratori con produzione di brevi racconti, lettere, poesie, scritti, disegni, immagini finalizzati ad implementare un’area di costruzione collettiva.
Visita dell’Istituto Penitenziario San Vittore, per le classi quinte.
Esperti coinvolti
Il dott. A. Aparo, psicoterapeuta, docente di Psicologia e consulente per il Ministero della Giustizia nel carcere di San Vittore; la prof.ssa M. Tirelli, docente di Diritto Penitenziario presso l’Università Statale di Milano.
Docenti coinvolti
Le dodici classi del triennio dell’Istituto Tecnico Commerciale “ E. Mattei” di Rho avranno un docente referente dell’area umanistica e/o di diritto, più il docente referente del progetto (prof.ssa Irene Netti).
Studenti coinvolti e classi di appartenenza
Gli studenti delle classi terze, quarte, quinte dei due corsi Ragionieri e dei due corsi Geometra per un totale di circa 250 studenti.
Numero di ore previste per attività
Attività di laboratorio (10 ore) in classe con il docente di Lettere nelle cinque settimane prima dell'incontro con il Gruppo per un totale di120 ore.
Incontro con il Gruppo della Trasgressione: due ore per le classi terze, due ore per le classi quarte, due ore per le classi quinte, per un totale di sei ore.
Timing di attuazione del progetto
Le attività si svolgeranno in due fesi distintie, all’interno dei due quadrimestri.
Modalità di verifica e valutazione
Gli elaborati prodotti nelle attività di laboratorio costituiranno il materiale oggetto di verifica e valutazione del Progetto. Inoltre, al termine delle azioni previste dal progetto, si valuterà l’efficacia e la funzionalità dell’esperienza compiuta, rispetto agli obiettivi educativi posti dalla progettazione, tramite un questionario di gradimento.