Come anche ci insegnano le più laiche tra le scienze umane, è l'altro, è il suo sguardo, che ci definisce e ci forma. Noi (così come non riusciamo a vivere senza mangiare o senza dormire) non riusciamo a capire chi siamo senza lo sguardo e la risposta dell'altro. Persino chi uccide, stupra, deruba, conculca, fa questo in momenti eccezionali, ma per il resto della vita è lì a mendicare dai suoi simili approvazione, amore, rispetto, lode. E persino a coloro che umilia chiede il riconoscimento della paura e della sottomissione. In mancanza di questo riconoscimento, il neonato abbandonato nella foresta non si umanizza (oppure come Tarzan cerca a ogni costo l'altro nel volto di una scimmia), e si potrebbe morire o impazzire se si vivesse in una comunità in cui sistematicamente tutti avessero deciso di non guardarci mai e di comportarsi come se non esistessimo. |