Guida

Il gruppo della trasgressione, nato otto anni fa nel carcere milanese di San Vittore, attraverso il suo lavoro, esce ogni giorno di più dal recinto carcerario. Dopo essersi unito nel 2002 con alcuni studenti di psicologia, nell’ultimo anno ha molto collaborato con studenti e professori della facoltà di giurisprudenza e con alcuni magistrati del tribunale di Milano.

Alla luce di queste relazioni, oggi gli obiettivi del gruppo possono essere riassunti come segue:

Alimentare la maturazione personale dei membri del gruppo e la comunicazione con la società esterna attraverso il lavoro sull’arte, la letteratura, la filosofia e il recupero delle esperienze personali: “Studiare insieme con chi ha commesso reati fa evolvere il rapporto fra società e devianza più di quanto si possa ottenere studiando chi sconta la pena in carcere” (vedi il lavoro su “Il ritorno del figliol prodigo”, quello su “Gli obiettivi della punizione e i suoi protagonisti” e l’area “Confronti difficili”);
Lavoro con gli adolescenti per la prevenzione della devianza e della tossicodipendenza (vedi il progetto di Carate, “Dalla sfida privata all’agorà”);
Lavoro con le Università, in particolare con le facoltà di Psicologia e Giurisprudenza, avendo già constatato il profitto in termini di preparazione professionale ottenuto dagli studenti nella collaborazione col gruppo (vedi il lavoro su “Il divenire del concetto di pena nelle diverse culture, dalla Grecia di Omero ai giorni nostri”);
Incontri e dibattiti pubblici tesi ad alimentare confronti dialettici fra esponenti di culture e discipline diverse (in particolare Diritto e Psicoanalisi) sul tema dellascelta e sul rapporto che ciascun essere umano, a seconda della propria storia e dei propri sentimenti, vive con le norme e con le esigenze della collettività (vedi l’area “Identità personale, amalgama di relazioni in divenire” e gli scritti su micro e macro scelte.

Obiettivi e metodologie