Lo sballo

Jonathan Setaro

29-04-2011  

Ho provato a pensare al virus delle gioie corte e a collegarlo alla mia vita movimentata e ai miei problemi di tossicodipendenza.

Per VIRUS intendo qualcosa che entra a far parte di te in maniera distruttiva e riesce a devastare ogni singola cellula del tuo corpo. Nel mio caso il virus è stata la droga: prima volevo provare qualcosa di nuovo che mi desse nuove sensazioni, lo “sballo”; piano piano, la droga è entrata sempre di più dentro di me, fino a farmi distrarre dai miei obiettivi e dalla mia vita, cioè da chiunque prima contasse per me (donna, madre, fratello) e dal mio lavoro, e a far sì che tutte le persone che avevo vicino mi guardassero con occhi diversi.

Con GIOIE non intendo qualcosa di bello o grandi emozioni, ma solo uno star bene del momento, fregandomene di tutto quello che mi circondava, perché l'unica cosa che in quei momenti contava era che a me andava bene così.

Per CORTE intendo che tutto quello che facevo mi divertiva lasciandomi al punto di prima o, peggio, portandomi indietro. Solo ora riesco a capire i danni che ho combinato e che mi hanno portato a fare anni di carcere, oltre alla sofferenza che ho dato ai miei cari.

In questo momento mi sento più forte e con più voglia di combattere per riprendere tutto quello che ho perso e che in parte, in alcuni mesi fuori, sono riuscito a riprendermi.