Il frastuono delle gioie corte |
Rosario Giugliano | 13-01-2011 |
In questo periodo con il Gruppo della Trasgressione stiamo riflettendo sul "virus delle gioie corte". Per quanto mi riguarda, il virus si era così impadronito della mia anima che il trasgredire non rappresentava più l'eccezione ma la norma. Per uscire da questa norma avevo bisogno di vivere momenti sempre più eccitanti e mentre cresceva l'eccitazione, cresceva anche la gravità dei delitti commessi… fino ad arrivare all'esperienza estrema, cioè togliere la vita a delle persone.
Questo tipo di esperienza ti fa sentire incredibilmente forte, invincibile, senza più limiti, cioè ti senti in diritto di fare tutto il male possibile.
Quando, per diversi motivi, ho preso coscienza di quanto devastante era stato questo virus, ho iniziato un nuovo percorso. Ma avendo vissuto la mia devianza in modo così estremo e avendo contratto il mio virus già da ragazzino, è stato maledettamente difficile accontentarsi della normalità. Se fin dall'adolescenza ti sei formato su quei falsi valori, su quel modo di pensare e di agire, questo ti lascia dentro delle scorie e ti rende difficile appassionarti ad altro.
Oggi al gruppo qualcuno mi ha fatto notare una caratteristica tipica di molti fra coloro che si sono macchiati di gravi atti criminali: l'incapacità di ascoltare gli altri. Mi sono interrogato su questa mia pecca e ho riconosciuto a mia volta che le persone come me, reduci da storie violente, vissute nel delirio di sentirsi padroni della vita altrui, sono spesso incapaci di provare interesse per le storie e le parole degli altri.
Chi impara a vivere nel frastuono delle "gioie corte" diventa un cattivo ascoltatore e si priva del nutrimento che viene dall'ascolto degli altri. I racconti degli altri possono diventare alimento per la tua crescita se impari ad ascoltare, qualunque sia l'emozione che provi per quello che gli altri dicono.
Io, che mi ero abituato alla sfida quasi come a una droga, per iniziare questa nuova esperienza le ho dovuto dare i connotati della sfida. Oggi la mia sfida è imparare ad ascoltare gli altri e a riconoscere ciò che sento in risposta alle loro parole. Ascoltare racconti di vita normale, questa è la mia ennesima e grande trasgressione.