Mi è stato chiesto che cos'è per me la sfida, e sinceramente penso che la sfida può essere sia personale che collettiva, sia su se stessi, che per un obiettivo comune qualunque esso sia. Sono dovuto entrare in galera e far parte del "gruppo della trasgressione" per sentirmi fare questa domanda, alla quale non avevo mai dato peso più di tanto.
Personalmente, ho sempre sfidato sia me stesso, che il resto del mondo, perché ero abbastanza incazzato con tutto e con tutti. Non so di preciso perché ho fatto il contrario di quello che mi veniva chiesto, o perché sentissi il bisogno di dover sfidare in continuazione, so solo che questo mi faceva sentire vivo e mi dava l'opportunità di dimostrare a me stesso, che ero uguale e diverso allo stesso tempo dalle persone che avevo intorno.
Dapprincipio sfidavo i miei genitori, poi i compagni di giochi, infine l'autorità, rappresentata per me, da tutte quelle persone più grandi che cercavano di darmi mille consigli su cosa dovevo fare. E siccome avevo iniziato a fare piccoli furti, sfidavo il padrone di quella casa, o di quel negozio, e mi sentivo un dio quando riuscivo a farlo.
Ma quell'emozione non durava più di tanto, e allora ho iniziato con sfide più grandi, fino ad arrivare al punto di entrare in banca da solo e uscirne con i soldi come se nulla fosse successo. Poi un giorno, non soddisfatto, ho iniziato a sfidare me stesso, o meglio, una voce che dissentiva e mi derideva per quello che avevo fatto poco prima.
Avevo una miriade d'emozioni, di sentimenti dai quali dovevo sfuggire. Dovevo ingannare quello che sentivo dentro, schiacciarlo, nasconderlo a me stesso e agli altri, perché non resistevo al dolore che "il sentire" mi provocava, e così ho cercato qualcosa che ha rappresentato per me e per gli altri il massimo della trasgressione e della sfida: le droghe.
Per farla breve, finii in prigione la prima volta, poi la seconda e così via, ma questa è la prima volta che risolvo qualcosa per la mia vita. Oggi sono felice del cambiamento che ho avuto e delle scelte che sto facendo.
Quella di vivere la vita così com'è, con tutto quello che mi sta dando, le cose belle e le cose brutte, e certe volte vi assicuro che aspetto che mi capiti qualcosa per poterla poi affrontare. Non sono pazzo, ma mi sento pronto ad affrontare qualsiasi situazione, anche senza sapere se poi la supererò oppure no. So solo che oggi non ho bisogno di nessuna droga per non sentire, perché oggi voglio sentire, e voglio sentire tutto.
La sfida mi è servita, anche se ho dovuto passare attraverso la sofferenza per capire che la vita è bella, e la sfida di oggi è quella di rimanere quello che sto diventando, un "uomo libero" anche se sono chiuso 24 ore al giorno.