La nostra avventura è cominciata circa un anno fa quando abbiamo frequentato il corso di psicologia della devianza in età adulta.
Dopo gli esami il prof. Aparo ha lanciato il primo sasso: "cosa ne direste di esporre alcune delle tesine che avete fatto per il mio esame in carcere davanti a un pubblico fatto da studenti, detenuti, comuni cittadini?!?"
Abbiamo colto la palla al balzo e siamo andati.
Scioccante, interessante!
A questo primo convegno ne è seguito un secondo e da questi una più stretta collaborazione fra una quindicina di studenti e da una dozzina di detenuti, il gruppo della trasgressione.
Quando racconto a delle persone di questa nostra esperienza di solito mi sento chiedere:"Si, ma che cosa fate esattamente?!?".
La mia risposta è: "Comunichiamo".
Dal dialogo e dal confronto nascono pensieri, fiumi di domande, perplessità, curiosità. D'altra parte non è attraverso la curiosità, la voglia di scoprire, la smania di sapere che la nostra società si è evoluta tanto?!?
A distanza di un anno, vediamo che questo ponte in costruzione fatto di parole permette a parti della società, che si sono reciprocamente ferite, di riconoscersi, confrontarsi ed evolversi.