Dopo l'incontro su Sisifo |
Alice Ferioli - classe 4°A | 3-05-2010 |
I temi che sono emersi nell'incontro di lunedì scorso al carcere sono molto importanti, ma non non ne so dare un giudizio personale certo. Sono quelle questioni, secondo me, un po' impossibili, dov'è molto difficile trovare una risposta o prendere posizioni.
Durante gli interventi dei membri del gruppo mi sono trovata ad essere d'accordo e a condividere, con mia grande sorpresa, due opinioni completamente opposte fra di loro. Ciascuno tirava fuori punti di vista e argomentazioi differenti, ma che trovavano entrambe il mio appoggio. Il giudizio di giusto o sbagliato dipende quindi dai nostri valori, che con il tempo e soprattutto con le esperienze possono cambiare, ed è esattamente quello che succede a molti dei detenuti del gruppo.
Tra gli scritti che ho letto sono rimasta affascinata da affermazioni come "Vederti come potrai essere nel tuo futuro, magari un po’ idealizzato, ti dà forza, carica, stimolo; forse guardare in avanti ha il potere di ridimensionare l’importanza degli eventi contingenti, può sdrammatizzare ogni attuale imperfezione, tanto tutto è provvisorio, cambierà."
Sicuramente la relazione di questa persona con la sua vita è cambiata, adesso ha delle aspettative e degli obbiettivi migliori per il suo futuro, si rivaluta come persona e cerca in tutti i modi di tirare fuori una forza, questa volta non bruta però, per ricominciare ed arrivare ad essere ciò che sogna; oppure "anche se l’orologio ha le lancette ferme, segna l’ora esatta due volte al giorno", cioè avere la consapevolezza che niente è perduto, che si può cambiare e ricominciare a vivere nonostante i propri errori.