Il camion vuoto al 100% |
Antonio Torretta |
27-02-2014 |
Abbiamo bisogno di una mano!
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Questo camion tutto scassato non ha ancora finito di stupirmi. Domenica mattina mi telefona il mio amico Max e mi chiede: non devi dirmi niente?
E io, spiazzato: No!
E lui: Nino, non devi dirmi proprio niente?
Mentre mi chiedo in silenzio cosa posso aver fatto, lui martella: non c'è il camion nel parcheggio!
Mi si è gelato il sangue. Ma come non c'è il camion?
Non c'è, cazzo non c'è!
Interrompiamo la telefonata… io telefono al dottor Aparo e gli racconto tutto. E lui, con tutta tranquillità: adesso sto facendo le prove ci sentiamo dopo!
Allora telefono a Paola e le spiego… e lei tranquilla: ma dai!
A questo punto penso che è uno scherzo e che lunedì ci faranno trovare il camion nuovo davanti al carcere con un bel fiocco. Ma poi penso: ma le chiavi le ho io in cella, ci hanno rubato il camion, cazzo!
Ero in permesso e mi sentivo impotente e non sapevo cosa fare: E ora?
Torniamo in carcere la sera e… da che ci sentivamo tre moschettieri… ora sembriamo tre coglioni. La mattina dopo siamo in carcere a Bollate in riunione con il dottor Aparo, la dott.ssa Buccoliero e gli educatori… arriva una telefonata… hanno ritrovato il camion e il morale schizza alle stelle… permessi volanti per uscire dal carcere e per andare a riprendere il camion insieme al dottor Aparo.
Usciamo, saltiamo in macchina, si parte, meta: Trezzano sul Naviglio, dove c'è il nostro camion. Arriviamo e lo vediamo… sono io il primo ad aprire il portellone del cassone: è vuoto non c'è più niente!
Mi sono sentito vuoto anch'io demoralizzato e spogliato di tutti i miei progetti... e che facciamo ora? Oltre il danno, la beffa… perché bisogna pagare 250 euro per ritirare il nostro camion rubato!
Ma insieme al dottor Aparo e a tutti i componenti del gruppo si decide di non mollare e andare avanti… e andiamo allora! Ci pieghiamo, ma non ci spezziamo!
Ma in tutta questa buffa storia c'è un aspetto positivo. Io una volta avevo detto al gruppo che ero sicuro al 100% che non avrei mai più fatto uso di cocaina, ma solo al 99% che non avrei più commesso reati e che volevo essere aiutato dal gruppo per arrivare ad avere la certezza anche di questo.
Dopo questa avventura, mi sento come Sisifo che spinge il camion e… come il masso parla a lui, il camion parla a me: vedi cosa vuol dire essere derubati!
E allora penso che io e miei compagni, dopo questo furto, tutto sommato, siamo tutelati. Ma quando io per un mio capriccio di un bell’orologio, di bei vestiti, rubavo i camion a dei padri di famiglia... e che non erano tutelati come noi?
Mi sono sentito un vigliacco. Ed è per questo, anche se so che non lo sapranno mai, che voglio chiedere scusa alle persone che io ho derubato.
Al 100% non farò più uso di cocaina, ma anche al 100% non commetterò più reati. Ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire essere derubati dei propri progetti e questa cosa non voglio che sia fatta ad altri per causa mia.
Da quando è successo tutto questo ci penso molto a questa cosa… e come ho chiesto al gruppo di aiutarmi a raggiungere la sicurezza al 100% di non commettere più reati, ora chiedo al gruppo di aiutarmi se è possibile a rimediare per tutto quello che ho fatto in passato che mi fa sentire un vigliacco oggi.
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Il team della bancarella