Dialogo fra Sisifo e il masso |
Fabio e Antonio | 08-11-2010 - San Vittore |
Sisifo: Buona sera vecchio!
Asopo: Buona sera buon uomo!
Sisifo: Cosa ci fai qui?
Asopo: Oggi per la prima volta ho dato il permesso a mia figlia per andare in città, ma non è ancora tornata e sono preoccupato. L’hai per caso vista? Ho chiesto a tutti in città, ma nessuno sapeva.
Sisifo: Innanzitutto togliti il travestimento! La mia gente avrà capito che sei Asopo! Non ti hanno aiutato perché ti odiano! Continuano a pregarti senza avere in cambio l’acqua che ci serve per vivere.
Asopo: Ebbene sì, sono Asopo! Bravo! Mi sono travestito per potere scendere in città, ma ciò non toglie che sono preoccupato. Sono un dio, ma anche un padre.
Sisifo: Non credevo che un dio potesse perdere sua figlia! Sono dispiaciuto per la sorte di tua figlia, ma non sei un buon padre e nemmeno un buon dio.
Asopo: Fermo! Non spetta a te giudicarmi.
Sisfo: Averti davanti mi fa provare rabbia. Sei stato latitante, mentre la mia gente sacrificava il bestiame e si faceva la guerra per sopravvivere.
Asopo: Il tuo egoismo ti impedisce di aiutarmi. Sospetto che tu sappia dov’è mia figlia. Vediamo di venirci incontro? Di cosa hai bisogno?
Sisifo: Non c’è bisogno di dirlo! Voglio l’acqua per la mia città! E la voglio in abbondanza e per l’eternità! Se mi prometti che il mio paese avrà diverse fonti d’acqua, ti dirò dov’è tua figlia.
Asopo: Un dio non ha bisogno di fare promesse, basta la sua parola. Dimmi!
Sisifo: Tua figlia è stata rapita da chi ti comanda! L’ho sentita urlare, ma non sono intervenuto per paura di essere ucciso da Zeus.
Asopo: Stai facendo un nome importante e compromettente. Sei sicuro? Non è che sei molto arrabbiato e spari in alto?
Sisifo: NO! NO! Ho proprio visto Zeus! E’ troppo noto per essere confuso con qualcun altro!
Asopo: Bene allora, hai la mia parola, avrai l’acqua. Grazie.
Sisfo: NO! Niente ringraziamenti, Limitiamoci al nostro baratto, non voglio altro da spartire con uno come te!