Il vortice della delusione

Granit Gjermeni

04-06-2010  

Credo che ognuno di noi nella vita sia rimasto deluso da qualcosa o da qualcuno o comunque conosca quella sensazione di malessere e rabbia che si prova quando perdiamo una persona amata o quando veniamo traditi dagli amici.

E’ una brutta sensazione che ci fa chiudere in noi stessi, ci fa sentire vuoti, senza nessuno di cui fidarci, o pieni di rabbia e di voglia di vendetta.

La vendetta ci sembra una giusta scelta, la sentiamo come un punto di forza anche se in realtà è solo un’ossessione che condiziona la nostra vita e ci annebbia: l’unica soddisfazione è quella di raggiungere l’obiettivo, il come non ha più importanza.

Così dimentichiamo i nostri progetti, trascuriamo la nostra famiglia, i nostri cari, squalifichiamo le nostre emozioni e ci allontaniamo dalla realtà. Entriamo nel vortice della delusione e piano piano smettiamo di vivere. La vita stessa perde il suo valore e i miti da rispettare non hanno nessun significato.

Che senso avrebbe rispettare le regole e i limiti imposti da coloro che stai sfidando? Ade, Tanato, Ares, sono autorità le cui regole non sono più credibili, sono complici di Zeus per condannare Sisifo!

Ma per quale motivo lo vogliano condannare? E perché Sisifo dovrebbe rispettare le regole di un’autorità che non riconosce più?

Il vortice nel quale Sisifo è entrato è enorme e impossibile da gestire. Ma lui continua a lottare e io credo sia giusto così.