Lettera a Sisifo dal suo avvocato |
Tiziana Pozzetti |
02-11-2012 |
Caro Sisifo,
in quanto tuo avvocato ti chiedo di essere sufficientemente sincero con me. Oggi, nel giorno della tua morte, ti invito a tornare indietro nel tempo, a quando eri giovane, a quando tutto questo ebbe inizio. Mi servirà per capire meglio come aiutarti a organizzare bene la tua difesa quando ti troverai davanti al grande Giove.
Dalla documentazione a mia disposizione ho capito che Giove è tutta la vita che cerca di catturarti senza riuscirci e pare che per questo sia infuriato con te. Adesso che sei morto, non puoi più rimandare e ti tocca affrontarlo in questo faccia a faccia che, ti confermo, avverrà il 9 Novembre al Teatro Verdi di Milano.
Mi risulta anche, correggimi se sbaglio, che una volta Giove era quasi riuscito a catturarti, ma quella volta sei sfuggito dalle mani di Thanatos giocandogli veramente un brutto scherzo: hai legato la morte ad una sedia dopo averla fatta miseramente ubriacare e sei fuggito (anche quella volta in moto?), scatenando contemporaneamente l'ira di Ade, di Giove e perfino di Marte, il dio della guerra, che non si capacitava più del fatto che nelle sue battaglie non morisse più nessuno....
Ma insomma Sisifo! Va bene che eri giovane, ma ti rendi conto di cosa significa inimicarsi tanti dei e tutti tanto potenti?! Tu che eri solo un re giovane, inesperto e per di più terribilmente mortale! Tra l'altro, scusa se te lo ricordo, tu sei proprio l'unico mortale in tutta questa faccenda...
Ora veniamo a noi. Di cosa ti accuserà Giove il 9 Novembre?
Probabilmente non vorrà ammettere che sei riuscito a fargliela proprio sotto il naso; ci farebbero la figura dei fessi lui, il più grande dio dell'Olimpo e tutta la sua squadra. Credo che abbia ancora meno voglia di far sapere in giro cosa c'è all'origine del vostro conflitto…
Credo dunque che punterà tutto sui falsi moralismi, si appellerà alla legge, probabilmente all'articolo 3 della costituzione dell'Olimpo secondo cui "tutti gli uomini hanno pari doveri nei confronti degli dei dell'Olimpo, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di condizioni personali e sociali. Inoltre è severamente vietato ad ogni essere umano disubbidire a un dio dell'Olimpo. Ogni mortale che oserà sfidare un dio verrà severamente punito".
E' prevedibile che Giove ti accuserà di averlo ripetutamente sfidato con la tua arroganza e impertinenza, probabilmente sosterrà che la tua brama di onnipotenza merita la più umiliante e orribile delle pene: la condanna alla completa inutilità di ciò che fai!
Come possiamo controbattere a queste accuse? Che elementi abbiamo per screditarlo? Credo oltretutto che questi punti possano anche corrispondere ai motivi per cui tu lo odi così tanto....
E qui veniamo a tutte le cose che non capisco.
Quella furbizia che ti ha permesso di scappare facendola franca per tutti questi anni, perché non l'hai invece usata per corrompere il grande Giove? Magari avresti potuto fartelo alleato... Cosa ti ha impedito di colludere con lui? Non ti sarebbe convenuto in fondo averlo come amico? Non avresti potuto avere così più facilmente tutto quello che desideravi? Ma cosa veramente desideravi?
Non riesco a capire perché odi così tanto Giove. Perché non riesci a fare a meno di sfidarlo.... Cosa diavolo ti ha fatto? Cosa ha fatto di così riprovevole da serbare per lui tanto rancore?
In sostanza, ti invito a fare l'elenco di tutti i motivi che ti hanno fatto incazzare così tanto con lui; forse in questo modo potremo contro-attaccarlo o magari giungere a un compromesso…
Per ora è tutto. In attessa della tua risposta, cerchiamo di capire come raggiungere Giove. Non c'è mai quando uno lo cerca....