L'acqua di Corinto |
Tiziana Pozzetti e il Gr. Trsg | 04-12-2010 |
Il convegno su Sisifo per me è stato importante. Ho sentito scorrere nelle vene il desiderio di inventare e di condividere idee e progetti… una primavera
Giovedì sera il ragazzo che è stato invitato al mio Istituto ha detto che è importante sistemare le cose burocratiche perché nessuna associazione può andare avanti senza soldi, solo con l'entusiasmo. Alla fine dell'incontro gli ho detto scherzando che la nostra associazione va avanti da 13 anni solo con l'entusiasmo....
Ma ho detto una fesseria! Non si tratta di entusiasmo, si tratta piuttosto della nitida percezione che al gruppo si fa strada e ci si evolve come persone. Un'evoluzione necessaria non meno dei soldi. E' su questa base che stringiamo le nostre alleanze.
Senza soldi non si può vivere (e questo è bene sottolineato più volte...), ma ieri a San Vittore Laura parlava dell'acqua e delle tante volte in cui ne traiamo beneficio senza rendercene conto…
Evidentemente nella mia testa deve essersi aperto un link perché questa notte ho sognato l'albero di pesche noci di Gerardo. Questa mattina allora sono andata sul sito a cercare quello scritto e quando l'ho riletto mi è parso che ieri in carcere stessimo parlando proprio di questo.
L'albero delle Pesche noci
Avevo cambiato casa e dietro l’abitazione c’era un piccolo orto.
Un paesano di Cerignola mi regalò un albero di pesche noci.
Tornando a casa ho piantato questo albero.
Era piccolo, lo curavo come fosse un bambino,
gli parlavo come si fa con le persone.
Hanno cominciato a germogliare dei fiori e dei frutti.
Ero felice.
Dopo circa un anno fui arrestato.
Durante un colloquio mia moglie mi disse:
“l'albero che tu hai piantato,
dopo il tuo arresto si è ammalato,
abbiamo fatto di tutto per farlo guarire,
ma peggiorava sempre di più,
così si è seccato.”
Mi sono chiesto cosa gli è venuto a mancare.
Poi ho pensato:
ma se una pianta si ammala
perché non ha più vicino
la persona che la curava,
cosa può provare un figlio,
quando viene a mancare suo padre?
Gerardo Gadaleta
| Forse anche le piante hanno sete in modi diversi. Gli uomini, certamente sì! All'albero di pesche noci non occorreva solo di essere innaffiato. Aveva bisogno anche di qualcuno che fosse in attesa dei suoi primi frutti, qualcuno che lo sostenesse nella fatica di crescere, per poi gioire insieme a lui dei suoi germogli. La spinta a germogliare è innata, tuttavia è necessario che ci sia qualcuno fuori che ci aiuti a coltivarla. In caso contrario tale spinta si spegnerà. |
Di quale acqua ha bisogno l'uomo per crescere?
E' necessario in primo luogo trovare una guida che mi aiuti a credere che anche per me possa esserci un futuro, una guida che non scappi davanti alle mia rabbia e alla mia paura, davanti ai miei errori e alle mie cadute, che mi sostenga e mi incentivi a coltivare le mie potenzialità, utilizzando in modo costruttivo la mia creatività e il mio desiderio di andare oltre il confine.
Si può abbattere un confine distruggendo oppure lavorando e costruendo insieme agli altri, con progetti e trame entro cui riconoscersi, capaci di appagare la nostra sete di vita e poi, ancora, rinnovarla. Forse l'articolo 3 della costituzione italiana contiene anche l’idea che solo una persona che è stata accudita può imparare ad accudire se stessa, i propri figli e gli altri.
Art 3 della Costituzione italiana
“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”