Cammino e basta |
Antonio Tango | 15-01-2009 |
Di danni ne ho fatti tanti, e se frequento questo gruppo vuol dire che sono stanco di farne ancora. Sono stanco di fare questa vita che mi ha portato alla cocaina, all'autodistruzione e alla galera. Per questo motivo voglio capire quali sono i miei veri problemi, perché facevo determinate scelte al posto di altre, perché venivo attirato dal proibito e dalla violenza e soprattutto perché mi esaltavo così tanto quando venivo riconosciuto dai miei simili solo per i danni che facevo.
Penso che un po' di strada l'ho fatta, ma sono anche consapevole che ne ho ancora tanta da fare, anche perché dopo aver passato un terzo della mia vita in galera e dopo essere stato per ben tre quarti un delinquente, cambiare non è tanto facile. Mi sono rimesso in gioco dopo aver toccato il fondo, ma non si cambia dall'oggi al domani.
Cammino in compagnia delle mie insicurezze e della paura di ritornare indietro, ma sono stanco di vivere nell'incertezza e col timore di non farcela o di ricadere. Mi dico che questo vuol dire essere ancora deboli e insicuri. Se per tutta la mia vita non mi sono mai sentito debole quando facevo i danni, non riesco a capire perché mi sento debole adesso che voglio fare qualcosa di positivo.
Ho capito che il futuro non lo posso prevedere, ma il bello della vita è proprio questo, quello di crearmelo il mio futuro, con i miei obbiettivi e non più con le mie paure e insicurezze. Per questo motivo penso che oggi sono sulla strada giusta, non ho niente da perdere visto che ho toccato il fondo, ma ho tanto da guadagnare e non m’interessa quanto devo camminare, intanto cammino e se…
Basta, sono stanco, non ci sono più “se”; cammino e basta!