Boing… boing… boing… | |
Rudy Frini | 12-05-2008 |
Le molle che saltano … o che ci fanno saltare
Direi che ci sono due tipi di molle: quelle cattive, cioè quelle con cui, quando ci saltano… o ci fanno saltare, facciamo i danni… sia a noi che agli altri; e ci sono quelle buone, quelle con le quali, quando saltano… o ci fanno saltare, facciamo cose buone per noi, ma anche per gli altri.
L'argomento è tosto e se ne potrebbe parlare all’infinito. Ma voglio provare a dire la mia sul meccanismo che fa saltare le molle. Parlo di fatti puramente personali, anche se credo che possano valere per molti; vi spiego com'è per me questo meccanismo, con degli esempi veri e propri, successi a me.
La molla cattiva
Sai quando fai una cosa sbagliata e dici: ah! L'ho fatto perché ero ubriaco e mi è saltata la molla, oppure l'ho fatto perché la mia donna mi tradiva e mi è saltata la molla, oppure ha perso la mia squadra del cuore e mi è saltata la molla, ecc, ecc.
Una volta c'era un tipo che, diciamo, mi era sempre stato antipatico; non mi piaceva proprio, insomma, una questione di pelle, ma per me era ed è ancora un vero e proprio bastardo, per i comportamenti che ha avuto con persone a me care. A me non aveva mai fatto niente di male e, quindi, non è che potevo andare lì e rompergli il naso, cosi senza una ragione, ma io il naso glielo avrei proprio voluto rompere.
Il caso ha voluto che una sera, in un bar, ci incontrassimo. Era notte e i fumi dell'alcol mi giravano attorno, ma lo ricordo bene… ragionavo, ero abbastanza lucido… anche perché stavo intortando una ragazza… e con la testa ci stavo; sì ero un po' brillo, ma niente di che, comunque ad un certo punto, si apre la porta del bar ed entra proprio lui… non mi sembrava vero! Mi sono detto tra me e me, vai, questa sera è la sua sera! E in meno che non si dica, mi alzo e gli vado incontro dandogli un pugno diretto sul naso, quel famoso naso che da tempo gli volevo rompere. Glielo ho dato, e il suo naso si è rotto. Tutti a guardarmi, come per dirmi, ma sei scemo? Ma come sei messo? E io: "sai, sono ubriaco e mi è scattata la molla, non è colpa mia". Così la gente che era nel bar mi ha come scusato, lui penso di no, ma quello già si sapeva.
Questa è una molla cattiva che mi è scattata, e io l'ho fatta scattare, non certo le due o quattro Ceres che mi ero bevuto. Io lo sapevo, ma alla gente non l'ho detto, e per questo mi hanno un po' perdonato. So bene che un paio di Ceres non sono niente, ma la cocaina, alle volte e soprattutto quando è tanta, si impossessa di te, e lì non c'è che dire, è lei la padrona e ti fa fare veramente cose che non ti sogneresti neanche.
La molla buona
Poi come esempio, vi voglio raccontare di quando mi è scattata la molla buona. Faccio un po' fatica a trovarla perché non è che siano tante quelle buone che mi sono scattate, ma ce ne è una che è recente, e anche lì sono talmente stupido, o forse insicuro, da trovare una scusa o meglio dare il merito a qualcun altro… perché alle volte si è cosi stupidi, ed io parlo sempre per quello che è successo a me, che non ci si dà le colpe, ma nemmeno i meriti.
Bene parlavamo della molla buona che mi è scattata, non so se ha fatto del bene ad altri, male no di sicuro, di sicuro ha fatto del bene a me. Mi è capitato non molto tempo fa, di avere fatto uno scritto per il gruppo della trasgressione. Lo scritto parlava del tradimento, e non è che lo abbia fatto qualcun'altro, l'ho fatto io e poi era un racconto di una emozione e di una storia che è successa a me, quindi tutta roba mia, sia la storia che lo scritto per intero, pure carta e penna erano mie.
Bene, lo leggo al gruppo e diciamo che piace. Aparo ne parla bene, forse perché gli è proprio piaciuto, o forse per qualche altra ragione. Potrebbe essere che lui sa come fare scattare le molle buone, certo che non ha la ricetta per tutti e non a tutti scattano con lo stesso meccanismo, ma per farla corta, dice che è bello, che è scritto bene e che anche i contenuti sono forti e danno emozioni.
Beh! lo non avevo mai portato uno scritto al gruppo, ma dal quel giorno le cose sono cambiate e io stesso dicevo: grazie ad Aparo adesso so scrivere. Ma, fermiamoci un attimo, non è grazie a lui che io ora scrivo, mi piace scrivere e scrivere mi fa stare bene, non è lui che mi ha fatto scattare la molla, ma sono stato io, solo io… anche se il suo zampino c'è sempre…
lo voglio dire che siamo noi a decidere delle nostre azioni. Sarò sempre e solo io a fare scattare le molle. E’ che delle volte mi dimentico di avere quelle buone o faccio finta di dimenticarmelo e non le uso e faccio dei danni e mi faccio del male.
Non so perché è più facile usare le molle cattive, ma so che le posso usare; ma ho anche quelle buone e, visto che quelle buone fanno bene di sicuro a me, beh io adesso so come farle scattare, ma soprattutto so di averle e le voglio usare e questo solo per far del bene a me… poi se ne consegue del bene anche per qualcun altro tanto meglio, ma a me fanno bene e io le voglio usare.