Il mio mazzo di carte

Sta a noi decidere se crescere o nasconderci dietro alle cosiddette "maschere"..., che non è giusto chiamare in questo modo, perché le maschere sono una parvenza di quello che siamo in certe occasioni

 

Ivano Longo

Sto pensando ad un mazzo di carte, ognuna di queste con un "seme" diverso, con un "valore" diverso.

Ora passo questo pensiero alla persona, anch'essa è come un mazzo di carte, formata da mille sfaccettature, mille emozioni, mille sentimenti e mille comportamenti.

Ognuna di queste "opzioni" dà all'uomo la possibilità di comportarsi a secondo delle situazioni che sta vivendo, e di conseguenza lo porta alla possibilità di adottare l'una o l'altra scelta.

Sarebbe un discorso lunghissimo quello di definire ogni azione che un uomo ha fatto negli anni che ha vissuto, certamente le sue scelte sono state soggette a dei messaggi consci o inconsci, che lo hanno aiutato nel suo cammino.

Sappiamo che la psicoanalisi ha fatto passi da gigante, ma sappiamo anche che l'uomo, ha acquisito la capacità di ascoltarsi in maniera più profonda, grazie all'evoluzione dei sentimenti e della realtà che lo circonda, passando poi alla possibilità che quest'uomo ha oggi di uscire allo scoperto e di guardarsi dentro, di mettersi in gioco.

A questo punto sta a noi decidere se crescere o nasconderci dietro a dei comportamenti o a delle cosiddette "maschere", che non ègiusto chiamare in questo modo, perché le maschere sono una parvenza di quello che siamo in certe occasioni.

Pensare che i nostri comportamenti siano stati dettati da fattori a noi sconosciuti, come "l'inconscio", va anche bene, però non dobbiamo dimenticare che alla fine c'è stato comunque un comportamento, comportamento che abbiamo compiuto noi e non la nostra coscienza o chi ci ha formato.

Penso che l'uomo racchiude tutte le caratteristiche di ogni uomo, perché facciamo tutti parte dello stesso patrimonio genetico, o meglio siamo partiti dallo stesso seme; quello che ha dentro un uomo l'ha dentro anche l'altro, quello che sente uno lo sente anche l'altro anche se questi non lo sa.

Una cosa sola cambia, e cioè che i motivi di un comportamento o dell'altro, sono attribuibili alle persone singole, non è detto che, anche se proviamo le stesse cose, il mio comportamento sia uguale a quello del mio vicino, ecco perché ci sono persone che "uccidono " e persone che invece preferiscono "andarsene".

La complessità delle persone è illimitata, ed è proprio questa complessità che le rende speciali e uniche allo stesso tempo, creando di conseguenza mille comportamenti, mille modi di essere.